"Coprifuoco" notturno per kebab e gelati

Giro di vite sulla vendita di prodotti d’asporto: multe fino a 3mila euro per chi non chiuderà all’una Regole igienico-sanitarie più severe. La legge regionale proposta dalla Lega è stata approvata ieri

Niente kebab, né pizza d’asporto né gelati da passeggio dopo l’una di notte. La Regione Lombardia detta regole severe per tutti i negozi che vendono prodotti da consumare per strada. Obbiettivo numero uno: evitare i capannelli di gente sui marciapiedi con tanto di schiamazzi nel cuore della notte. I negozianti che non abbasseranno la saracinesca entro gli orari stabiliti si troveranno a pagare multe salate, fino a mille euro. Sanzioni ben più pesanti, da 516 euro a tremila euro, per gli alimentari che non rispetteranno le norme igienico-sanitarie. I negozi d’asporto avranno l’obbligo di esporre, in vetrina o vicino alla cassa, l’elenco delle materie prime utilizzate, specificando pure se fanno uso di cibi congelati. Si cerca insomma di dare una raddrizzata ai pessimi dati registrati negli ultimi tre mesi di controlli a Milano effettuati dalla polizia municipale sui 350 kebab attivi: 15 sequestri di merce per cattiva conservazione, 25 persone denunciate, 270 verbali per violazione delle norme igieniche.
«In questo modo - spiega Carlo Saffioti (Pdl), relatore del provvedimento - vogliamo anche evitare forme di concorrenza sleale e impropria nei confronti degli altri bar e anche fornire ai sindaci gli strumenti per prevenire e sanzionare situazioni di disturbo». È finita l’epoca dello spuntino all’alba, del kebab dopo la discoteca: troppa confusione, troppo rumore sotto le finestre di famiglie che cercano di prendere sonno. L’unica soluzione, per gli irriducibili della notte assaliti dal buco allo stomaco, saranno i panini caldi dei baracchini.
I negozianti che vendono cibi «mordi e fuggi» appena fatti avranno comunque un’ora in più per lavorare rispetto ai bar e ai ristoranti. I Verdi, che avrebbero voluto posticipare la chiusura alle due di notte, si lamentano: «Per la campagna elettorale, la Lega ci vieta pizza e Coca Cola. Questo è un provvedimento illiberale che di sicuro il Tar boccerà presto. Così si restringono le possibilità dei consumatori e si rende meno sicura la città perché si spengono le insegne».
Il Carroccio invece esulta. Ha vinto la sua battaglia in difesa dei commercianti in regola e ha messo la parola fine agli orari libertini, i particolar modo quelli dei kebab.
«Non si tratta solo di una questione di leale concorrenza - precisa il consigliere Daniele Belotti - ma anche di sicurezza: così evitiamo i continui assembramenti notturni che spesso generano problemi di ordine pubblico». A chi definisce il provvedimento «una legge anti stranieri», Belotti risponde: «I Comuni potranno adottare eventuali deroghe e si eviterà di danneggiare quelle aree turistiche che durante la stagione estiva registrano una particolare attività fino a tarda notte o quegli esercizi, come i laboratori di pasticceria ubicati in zone industriali che non creano disagi ai residenti». Il Pd ha votato contro la legge.

«È inutile e sbagliata - spiega il consigliere Ardemia Oriani - perché, nata dalla volontà della Lega di bloccare o ridurre l’attività delle rivendite di kebab, la legge rischia di colpire tantissimi esercizi artigianali come le gelaterie e le pizzerie d’asporto. C’è il rischio di possibili discriminazioni».

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