Sale ancora la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord in vista del probabile test missilistico che Pyongyang effettuerà con il lancio di un missile verso delle Hawaii attorno al 4 luglio, il giorno della festa dell’Indipendenza. Barack Obama ha assicurato che la sua amministrazione e le forze armate americane sono "del tutto pronte" a fronteggiare l’eventuale lancio di un missile nordcoreano nel Pacifico. "Siamo pronti a qualsiasi evenienza", ha dichiarato il presidente americano in un’intervista alla Cbs. Alla domanda se questo significhi una possibile risposta militare, Obama ha precisato di non volere "speculare sulle ipotesi" ma ha insistito che gli Usa non si faranno trovare impreparati.
La Corea del nord ha ribadito di essere "un’orgogliosa potenza nucleare" e ha invitato Washington a non sottovalutarla. "Sarebbe un grande errore da parte degli Usa pensare che non si farà male se ignora questo fatto", ha scritto il quotidiano del regime comunista, Rodong Sinmun. Dovrebbero "dare una giusta occhiata" con chi hanno a che fare, si legge nell’articolo.
La settimana scorsa un sondaggio Gallup ha rivelato che per il 51% degli americani la Corea del nord è la prima minaccia, persino superiore a quella posta da Iran, Iraq, Afghanistan e Pakistan. Il governo giapponese ritiene che il test nordcoreano potrebbe essere effettuato già entro la fine di giugno, con il lancio di un altro missile Taepodong-2 o un Taepodong-2 migliorato, di gittata tra i 4.000 e i 6.000 chilometri, che cadrà in mare prima di raggiungere le Hawaii.
Nei giorni scorsi il capo del Pentagono, Robert Gates, aveva annunciato che Washington ha messo in piedi una difesa affidata al sistema di intercettazione Thaad, utilizzato per colpire missili a corto e medio raggio, e un radar. "Siamo nelle condizioni di proteggere il territorio americano", aveva assicurato Gates.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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