«Corleone» va su Sky non su Raitre

Finalmente si materializza, ma solo sugli schermi cinematografici e televisivi. È Il fantasma di Corleone, docufiction di Marco Amenta sul superlatitante Bernardo Provenzano, che venerdì prossimo sarà nei cinema italiani (lunedì ci sarà una anteprima a Palermo nell’aula bunker davanti al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Non manca però qualche polemica. «Raitre si è interessata all'acquisto del film - racconta Amenta - ma ha bisogno di una versione più corta degli 80 minuti originali per adattarsi al loro tempo di proiezione di meno di un’ora. Ad oggi con la Rai non ho nessun contratto firmato, vedremo quello che succederà. Mi piacerebbe vendere la versione integrale, senza operare tagli che non saprei dove attuare». Buone notizie invece sul versante Sky, che trasmetterà la versione intera del film. «Mi piacerebbe che venisse trasmesso in una data significativa come il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci - sottolinea Amenta - ma questo non dipende da me». Il fantasma di Corleone è coprodotto con Arte, ed è stato trasmesso da televisioni di Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Austria, Irlanda. Alla presentazione assieme al regista c’erano don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera, e il procuratore di Torino Giancarlo Caselli. Don Ciotti ha annunciato un appuntamento romano a metà ottobre rivolto «a tutti coloro che operano a vari livelli sul fronte dell'antimafia, e dunque forze dell'ordine, intellettuali, giornalisti e tutti coloro che combattono le mafie».

Il procuratore di Torino Giancarlo Caselli ha insistito sull'utilità della docufiction di Amenta, che aiuta a mantenere alta l'attenzione su «un problema non più percepito come prioritario. Si tende a concentrarsi sulla mafia, infatti, solo quando uccide».

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