da Roma
Questa volta sono tutti daccordo: le minacce a Silvio e Paolo Berlusconi e a Il Giornale sono un atto odioso. Un segno preoccupante del clima di intolleranza che si respira nel Paese e che scatena unondata di solidarietà anche da parte del mondo politico ed istituzionale, a cominciare da quella di Romano Prodi. Palazzo Chigi esprime le sua vicinanza al leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ed alla sua famiglia per le «gravissime minacce». Il governo chiede di indagare «per trovare i responsabili» ribadendo la necessità di «svelenire» il clima.
Sono molti quelli che avanzano un sospetto: dietro le minacce anche la volontà di chiudere la strada del dialogo, faticosamente aperta dal leader del Pd Walter Veltroni insieme con Berlusconi. E proprio il sindaco di Roma parla di «minacce intollerabili» confermando «la piena solidarietà» davanti ad episodi «che fanno riemergere un clima pericoloso e inaccettabile». Il presidente del Senato, Franco Marini, ha voluto chiamare personalmente lex premier per esprimere, a lui e al fratello Paolo, la solidarietà sua e del Senato. Poi il messaggio del presidente della Camera, Fausto Bertinotti: «Appresa la notizia del grave atto intimidatorio desidero esprimere la mia sincera ed intensa solidarietà, unitamente alla più ferma condanna per un gesto inaccettabile ed allaugurio per il prosieguo del suo impegno politico e parlamentare».
Preoccupato il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che giudica latto intimidatorio una manifestazione «di intolleranza che in un Paese democratico non dovrebbe trovare terreno fertile».
Parole di affetto e stima arrivano dal sindaco di Milano, Letizia Moratti che si dice certa del fatto che Berlusconi proseguirà «il lavoro necessario per affrontare le sfide di questo secolo». E pure il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, apprese le minacce, esprime «la più sincera e affettuosa solidarietà a Silvio e Paolo Berlusconi». Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni apprezza il fatto che la solidarietà arrivi «da tutte le forze politiche». A nome di tutta Alleanza nazionale il messaggio di vicinanza del portavoce Andrea Ronchi che parla di un «ennesimo attentato alla democrazia e alla libertà di stampa». Il presidente dei senatori della Lega, Roberto Castelli, mostra preoccupazione per «la minaccia islamica rivolta al quotidiano Il Giornale e ai suoi giornalisti: vogliono zittire le voci che nel nostro Paese non sono supine allIslam». Il ministro dellIstruzione pubblica, Giuseppe Fioroni, parla di «clima indegno» e quello dellAmbiente, Pecoraro Scanio, di «episodio gravissimo che mira ad inquinare il confronto politico».
Il coordinatore azzurro Sandro Bondi e i vice Fabrizio Cicchitto e Renato Brunetta, denunciano un «grave atto di intimidazione preoccupante per i contenuti di un messaggio di stampo terroristico che esprime odio e intenzioni omicide».
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