«Corriere», il 2% di Profumo vale 48 milioni

da Milano

Il pacchetto del
2,053% di Rcs messo in vendita da Unicredit verrà offerto a un prezzo vicino ai 48 milioni agli altri soci del patto di sindacato. Il meccanismo per la definizione del prezzo è stabilito dall’accordo parasociale, pari alla media delle quotazioni dei 45 giorni precedenti la comunicazione al presidente del sindacato dell’intenzione di vendere - cosa che Unicredit ha fatto il 13 dicembre scorso - e dei 30 giorni di calendario successivi a tale data, che sono scaduti ieri. La media è di 3,19 euro per ciascuno dei 15,039 milioni di titoli in offerta. La partecipazione di Unicredit in Rcs è un portato della fusione con Capitalia e l’operazione comporta per l’istituto guidato da Alessandro Profumo una minusvalenza: secondo l’agenzia Apcom alla data del 30 settembre scorso, cioè il giorno precedente a quello in cui la fusione di Capitalia in Unicredit è diventata operativa, la quota era in portafoglio al costo storico di 59,8 milioni (o 62,8 milioni se calcolato sulla base dei parametri Ias, cioè adeguato al «fair value»).

Ai corsi attuali (2,67 euro ieri), il pacchetto varrebbe ancor meno: 40,26 milioni. Il trend principale del titolo è in discesa da diverso tempo, con una performance nell’ultimo mese del -17,9%, negli ultimi sei mesi del -38,05% e nell’ultimo anno del -31,12% per cento.

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