Corritore fa già il city manager e svela i piani

Giuliano Pisapia «guarderà all’interesse pubblico, il tema dei partiti ormai è un po’ logoro». E quando il Comune di Milano penserà a possibili alleanze con altri aeroporti «non guarderemo al colore della giunta o della società». Parola di Davide Corritore, ex consigliere comunale del Pd, spin doctor della campagna elettorale e già intervistato ieri da Milano Finanza come il nuovo direttore generale del capoluogo lombardo. E salvo sorprese sarà davvero lui il city manager che Pisapia «assumerà» per controllare il bilancio comunale e disegnare le future strategie per le società partecipate da Palazzo Marino. Al fianco dell’assessore al Bilancio, ruolo offerto a Bruno Tabacci, l’ex democristiano passato nelle file dell’Api e del terzo polo, un’ipotesi che sta creando malumori dalla sinistra estrema a Fli e Udc. Corritore la giudica «ottima, sia per le competenze sia perchè potrà sfruttare i suoi ottimi rapporti a livello nazionale». Ma se, per l’appunto, anticipa che Pisapia segnerà una svolta guardando all’interesse delle imprese prima che agli schieramenti, tra i futuri alleati di Sea pensa allo scalo di Caselle. L’aeroporto di Torino, il Comune blindato dal Pd con il neo sindaco Piero Fassino. É «confermata la quotazione in Borsa» ma poichè la società che gestisce Malpensa e Linate dovrà rivolgersi «a un orizzonte geografico più ampio», il dg in pectore anticipa che «non è escluso che guarderemo a Caselle, visto che l’Alta velocità pone a Milano a un passo da Torino».
A tutto campo. Nell’intervista Corritore svela i piani di Pisapia. Da una superholding che raggruppi tutte le partecipate, l’idea che è circolata in campagna elettorale e che ora sembra trovare conferma: «Si tratta di uno strumento tecnico che favorisce sinergie per la gestione dei flussi finanziari, ma prevede una strategia - precisa Corritore - non si tratta di una semplice scatola di partecipazioni». E traballano già quelle del Comune in MilanoSport e Milano Ristorazione, per la prima «si pone un problema legato alla qualità» la seconda è «in deficit strutturale».

Il manager chiamato anche da Letizia Moratti per seguire la delicata partita dei derivati anticipa che in giunta potrebbe esserci una delega al marketing territoriale internazionale, anche in vista di Expo, e forse una figura delegata direttamente dal sindaco incaricata di tenere i rapporti con il sistema delle imprese. Ma la vera battaglia di Pisapia sarà «l’istituzionalizzazione della metropolitana». Sogna già a un ruolo da supersindaco.

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