Corsaro, ancora polemica sugli ex An nel Pdl Briguglio: "Senza di noi il Cav sotto un ponte"

L'intervento di Corsaro alla Camera continua a far discutere e a dividere. Tensione tra ex An ed ex Fli all'interno del Pdl. Miccichè: "Non mi rappresentano, non sono mai stato fascista". E i finiani cercano di buttare benzina sul fuoco. Briguglio: "Senza An il premier sarebbe finito sotto un ponte o in galera"

Corsaro, ancora polemica sugli ex An nel Pdl 
Briguglio: "Senza di noi il Cav sotto un ponte"

Tutta colpa di Corsaro. Fibrillazioni, mal di pancia e malumori. Secondo voci di corridoio nel Pdl gli ex An e gli ex Fi sarebbero ai ferri corti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato l'ormai celebre discorso sulle vittime di destra del terrorismo di Massimo Corsaro, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. "Io non sono mai stato fascista. Non mi sento rappresentato". E' esplicito il dissenso di Gianfranco Miccichè, leader di Forza Sud. 

Riemerge il dissenso degli ex azzurri vicini a Claudio Scajola, che lamentano di non essere rappresentati dalle parole dell’ex An Corsaro, come la scorsa settimana non si erano sentiti rappresentati dall’atteggiamento in Aula del coordinatore del Pdl Ignazio La Russa. E se adesso è tregua armata, c’è chi rimanda a dopo le amministrative la resa dei conti. L’intervento di Corsaro scontenta anche parlamentari provenienti da storie diverse, come Mario Baccini e gli ex socialisti. 

Poi sarebbero arrivate anche le parole del premier a sancire il giudizio negativo sull'esperienza di Alleanza nazionale. Dichiarazioni avvolte dal mistero e prontamente cavalcate dai finiani come una leva per dividere il Pdl. "L’ennessima grottesca performance di Berlusconi, di cui ci auguriamo gli italiani non siano assuefatti, si è svolta proprio questa mattina. Dopo aver rivolto tanto inutili quanto banali consigli a giovani laureati, con le solite barzellette di dubbio gusto, non poteva mancare il puntuale e ossessivo attacco al Presidente Fini, definendo tra l’altro Alleanza Nazionale una forza politica anacronistica e statalista" ha dichiarato Giorgio Conte, vice presidente del gruppo Fli alla Camera.

Storace mette i punti sulle i e inocula il dubbio. "Se è vero che Berlusconi ha attaccato An ha fatto male, malissimo. Io sono orgoglioso di averne fatto parte e ho lasciato quel partito quando ho denunciato i limiti di Fini, tre anni prima che li scoprissero tutti. Ma Fini a parte, quella della destra italiana è una storia di onore che tutti hanno il dovere di rispettare. Anche nel Pdl". Parole ancora più pesanti arrivano da Carmelo Briguglio, vicecapogruppo di Fli alla Camera: "Abbiamo già aperto in Parlamento e nel Paese la questione politica dei valori della destra italiana traditi dal Pdl e dagli ex An. Quell’Alleanza Nazionale che Berlusconi ingrato oggi insulta dimenticando di avere vinto le elezioni nel 1994, nel 2001 e nel 2008 grazie a Gianfranco Fini e alla sua comunità politica e umana. Il premier che conosce come suo valore fondante solo il mercato di cose e persone, senza An sarebbe finito sotto un ponte o in galera, per dirla col suo fido Confalonieri che conosce dettagli e ragioni profonde delle sue affermazioni". E poi ancora: "Se una responsabilità abbiamo avuto è quella di un eccesso di fiducia e generosità nei confronti di un presidente del Consiglio che non ha voluto dismettere i panni di uomo d’affari e di imputato permanente in guerra con i giudici.

Errore che non commetteremo più in futuro: non voteremo mai più leggi bollate come ad personam. Berlusconi lo sa e ciò spiega i suoi permanenti attacchi a Futuro e Libertà che è nato per liberare gli elettori di centrodestra dal partito personale di Berlusconi", conclude Briguglio.

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