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Corsico Minacce a sindaco e prete: «Basta campane»

«Deve far smettere di suonare le campane di continuo - scrivono i mafiosetti - se no saranno grossi guai, anche per lei e mi dispiace che è siciliano». Perché debba dispiacere non si capisce, ma tant’è. «In Calabria due preti sono ancora sotto due metri di terra». E gli anonimi, che dicono di essere calabresi, spiegano che «molto tempo addietro due preti anno (proprio così, senza h, ndr) fatto la stessa fine di cocciuti e presuntosi, la fine che fanno i preti codardi. Perciò sindaco lei è il primo cittadino e spetta a lei mettere ordini di far suonare solo due volte al giorno queste c... di campane». In fondo, «spiegano» se ne può fare anche a meno.
«I cittadini non anno (sempre senza h, casomai fosse venuto il dubbio di un errore casuale, ndr) bisogno del suo orario perché ormai l’orologio ce lo anno (e tre, ndr) pure i cani». E tanto per non farsi mancare nulla, «l’anomima analfabeti» conclude con un classico «uomo avvisato mezzo salvato».
A occhio, le cose stanno diversamente.

Sindaco e parroco andranno avanti per la loro strada, i carabinieri indagheranno per scoprire l’identità dei mittenti, e le campane continueranno a suonare. Quanto ai mafiosi, si attacchino a due alternative. Uno, dei tappi per le orecchie. Due cambiare città. Corsico non sentirà la loro mancanza.
ELag

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