La Corte dei conti «benedice» il federalismo

Il presidente: «L’attribuzione dei poteri di spesa deve essere accompagnata da una reale autonomia finanziaria»

Il bilancio regionale passa l’esame dei magistrati contabili. Un apprezzamento per la gestione delle risorse che non è l’unico attestato incassato dal Pirellone nel corso della presentazione del referto 2006. Il presidente della sezione controllo della Corte dei Conti, Nicola Mastropasqua, si è infatti detto favorevole all’istituzione del federalismo fiscale. Così, «l’attribuzione dei poteri di spesa» alle Regioni, «deve essere accompagnata da una corrispondente reale autonomia finanziaria». E «in attesa di una reale autonomia finanziaria degli enti locali - ha aggiunto il magistrato - potrebbero essere opportune soluzioni intermedie, che consentano comunque di evidenziare l’acquisizione di risorse sul territorio dell’ente ed i livelli di spesa con esse sostenuti».
Una presa di posizione della magistratura contabile immediatamente rilanciata dal governatore Roberto Formigoni, secondo cui «il federalismo fiscale è una necessità per l’intero Paese, è un modo di portare finalmente alla luce le responsabilità di governo e di premiare i più virtuosi. Ho chiesto alla Corte dei conti di appoggiarmi in questa richiesta forte al governo, che ha introdotto il principio nella legge finanziaria. Perché non resti lettera morta, deve diventare un meccanismo forte che costringa le amministrazioni meno virtuose a migliorare se stesse».
In materia «contabile», è un «otto pieno» il voto attribuito dal presidente Mastropasqua al bilancio della Regione. L’organo di controllo ha poi sottolineato la riduzione della spesa totale sia per quanto riguarda le consulenze sia per gli incarichi di studio e ricerca, con una spesa complessiva di circa il 25 per cento in meno rispetto al 2005 (2.347.606 euro nel 2006 a fronte di 3.013.593 euro nel 2005), diminuzione dovuta soprattutto alla spesa per incarichi di studio e ricerca passati da 1,4 milioni di euro del 2005 a 0,81 milioni di euro del 2006.
Non solo. La relazione della Corte dei conti ha segnalato anche come il passivo netto del conto patrimoniale che aveva segnato un costante aumento dal 2000 al 2004, è diminuito nel 2006 per 183,6 milioni di euro rispetto al 2005 e per 582,2 milioni di euro rispetto al 2004. Sotto la lente dei magistrati sono finiti tutti i singoli bilanci degli assessorati regionali, con particolare attenzione a quello della Sanità. E nel 2006 gli stanziamenti nel settore sanitario hanno ripreso a crescere con una percentuale di aumento pari all’8,48 per cento, per un importo complessivo di 16.617.759.576 di euro. È rimasta pressoché invariata, invece, la percentuale di spesa destinata agli investimenti, pari a circa il 4 per cento degli stanziamenti finali.


«Una volta di più - ha commentato Formigoni - la Corte afferma che il nostro sistema sanitario ormai da diversi anni è in pareggio con i conti». «Noi effettuiamo controlli sulle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private e la qualità dei servizi». E prova ne è «l’accesso sempre elevato dei cittadini di altre regioni».

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