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La Corte Suprema brasiliana decide che Battisti può essere estradato

Il tribunale ha respinto un ricorso volto a bloccare qualsiasi tentativo del governo

La Corte Suprema brasiliana decide che Battisti può essere estradato

Il giudice del Supremo Tribunal Federal (STF) brasiliano, Luiz Fux, ha respinto oggi un ricorso preventivo presentato dall’ex-terrorista Cesare Battisti, volto ad impedire una sua possibile estradizione in Italia.

I legali di Battisti avevano fatto richiesta di “habeas corpus preventivo” alla Suprema Corte, allegando che il nuovo governo brasiliano, guidato dal presidente Michel Temer, potrebbe riconsiderare la decisione di concedere asilo politico all’ex-terrorista presa dal governo di Luiz Inácio Lula da Silva. Il documento fa riferimento a “pressioni da parte del governo italiano” sul nuovo esecutivo di Brasilia affinché Battisti venga espulso dal paese sudamericano e inviato in Italia. Nel ricorso, gli avvocati hanno sottolineato come Battisti sia attualmente sposato con una cittadina brasiliana, della quale ha adottato il figlio. Due condizioni che, secondo i legali, impedirebbero l’estradizione.

Secondo il giudice Fux, le affermazioni contenute nel ricorso sono “generiche” e “non esisterebbero attualmente rischi di deportazione dell’ex-membro dei Proletari Armati per il Comunismo (PAC). Tuttavia, nello stesso documento Fux ha affermato che l’espulsione dal territorio brasiliano rimane una prerogativa sovrana del presidente della Repubblica. Ovvero, Battisti può essere estradato da un atto del capo dello stato brasiliano.

Nell’ultimo giorno del suo secondo mandato, il 31 dicembre 2010, Lula aveva deciso di concedere asilo politico all’ex-terrorista, condannato in Italia all’ergastolo per quattro omicidi compiuti durante gli anni ‘70. Battisti era fuggito in Brasile dalla Francia nel 2004 ed era stato arrestato a Rio de Janeiro nel 2007. La decisione aveva provocato una crisi diplomatica con l’Italia e il richiamo dell’ambasciatore italiano a Brasilia per consultazioni. Lula aveva contraddetto una decisione dello stesso STF, il quale nel 2009 aveva approvato l’estradizione di Battisti in Italia.

Tuttavia, il Supremo aveva riconosciuto la decisione di Lula come parte legittima delle sue competenze presidenziali.

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