Presenti e assenti. Non ci sarà il sindaco, che dopo una settimana di riflessione ha deciso di non partecipare al corteo per il 25 aprile. Per celebrare la festa della Liberazione, Letizia Moratti deporrà la corona a Palazzo Marino, alla Loggia dei Mercanti e al Sacrario ai Caduti di tutte le guerre in piazza Sant’Ambrogio, poi sarà l’assessore Giovanni Terzi a rappresentare con la fascia tricolore il Comune alla manifestazione nazionale per le vie della città. «Dispiace l’assenza - ammette il segretario regionale dell’Anpi, Antonio Pizzinato - abbiamo rispetto delle scelte che fanno i singoli amministratori, ma tradizionalmente il sindaco di Milano, che è la città Medaglia d’oro della Resistenza, ha sempre partecipato al corteo, indipendentemente dal colore politico». I centri sociali hanno annunciato invece che prenderanno parte al corteo i cento rifugiati politici che nei giorni scorsi hanno bloccato binari e strade della città per chiedere un alloggio. I no global si raduneranno alle 12 in viale Monza per una «manifestazione antifascista» che raggiungerà in corteo Porta Venezia dove, alle 14.45, partirà la manifestazione nazionale dell’Anpi con arrivo in piazza Duomo. Sul palco saliranno il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e il presidente della Regione Roberto Formigoni. Sfileranno Dario Franceschini, Anna Finocchiaro, Sergio Cofferati, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola. Ci saranno il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia Filippo Penati, che non terrà il discorso in piazza e invita i candidati alla Provincia a sfilare insieme dietro al gonfalone. Ma quello del Pdl Guido Podestà ha già anticipato che sarà accanto alla Brigata Ebraica «perché il razzismo non è finito, la mia è la scelta di campo di non essere con chi brucia le bandiere di Israele». La Brigata Ebraica lo difende dalle critiche della Lista Penati: «È sempre stato vicino al popolo ebraico e ad Israele, non c’è alcuna strumentalità».[TESTO] Podestà sarà alle 11.30 anche al Cimitero dei caduti di guerra del Commonwealth, nel parco di Trenno, una simbolica manifestazione organizzata dal gruppo consiliare del Pdl a Palazzo Marino. Stesso indirizzo, ma ore 10, per una delegazione di radicali e socialisti che renderanno omaggio ai 400 soldati inglesi, australiani, neozelandesi canadesi e sudafricani caduti per liberare l’Italia e sepolti al parco in via Cascina Bellaria. Mette le mani avanti Rifondazione con Luciano Muhlbauer: «Se al corteo qualcuno verrà fischiato o contestato, non facciamo gli scandalizzati. Dovrebbero accettarlo anzitutto quanti in questi giorni invocano la “festa di tutti”. Non è ferragosto, occorre un’adesione ai principi e valori dell’antifascismo». L’ex sindaco ed europarlamentare Gabriele Albertini invoca invece «più bandiere italiane e meno rosse».
Per protestare invece «contro l’emendamento “salvaclandestini” che permetterà a oltre mille clandestini di tornare a spadroneggiare in tutta Italia» anticipa il capogruppo Matteo Salvini, la Lega deporrà domani alle 12 una corona di fiori listata a lutto fuori dal Cie di via Corelli: «Quelli che festeggeranno la Liberazione del Paese sono rappresentati a Roma da chi collabora a una nuova occupazione dell’Italia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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