Volutamente da Chiavari Renata Oliveri lancia il suo slogan «Cambiamo la Provincia». Dalla periferia del capoluogo, dove la candidata del centrodestra a presidente della Provincia inaugura il point di Forza Italia nella centralissima Via Garibaldi 57. Un incontro per pochi trasformato nella manifestazione di stima di molti. Con i parlamentari Gabriella Mondello e Luigi Grillo, i consiglieri provinciali Maurizio Barsotti e Giancarlo Pelizza, il coordinatore regionale di Fi Michele Scandroglio e il provinciale Giovanni Boitano, il consigliere regionale Gino Garibaldi che ha messo a disposizione la sede e la lista lunghissima di amministratori locali e rappresentanti della coalizione, stretti attorno a Oliveri. Che parte da Chiavari per parlare un'altra lingua. Più informale, lontana dai bagni di folla, getta subito le coordinate di manovra. I punti di forza e di debolezza dell'area costiera: «Una mia caratteristica-anticipa la candidata-è vedere come la necessità di rilanciare le aree più deboli non vada a discapito dei comuni che hanno potenzialità. Quella che Stefania Craxi chiama attitudine riformista».
Insiste che la Provincia deve occuparsi delle aree esterne al capoluogo: «Tre i pilastri su cui fondarne l'attività: aree esterne-lavoro-formazione-istruzione, ambiente e territorio, e infrastrutture per lo sviluppo, cui si accompagna la funzione di sostegno ai comuni». Oliveri pensa ad una «Provincia efficiente»: «Ho in mente un progetto per una "Provincia dei Comuni" che sia motore di sviluppo per i 67 comuni che la compongono». Saggancia Grillo: «Se le Province si mettono in rete e costruiscono un raccordo efficiente con i comuni di riferimento possono assumere decisioni determinanti per lo sviluppo economico locale, che si ha dove ci sono condizioni ambientali favorevoli e burocrazia snella, senza aspettare Roma». Sulla formazione Oliveri chiede trasparenza e affossa la logica clientelare. La sterzata sui temi caldi del Tigullio: Ato e ciclo delle acque, piani di bacino e infrastrutture, «verso cui la Provincia ha sempre avuto atteggiamento dilatorio».
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