Assessore Maiolo, incrocia le dita in attesa dei dati ufficiali, ma è già soddisfatta. Lei ha tenuto a battesimo la notte dei saldi e questanno si è goduta il bis degli acquisti sotto le stelle.
«Milano ha un gran bisogno di questo tipo di iniziative per far ripartire leconomia e speriamo anche i consumi. Noi ci teniamo molto, anche se ancora ladesione dei negozi non è totale e si potrebbe fare di più.
Scegliere una serata infrasettimanale è stata una scelta vincente?
«Direi di si: il mercoledì è di solito una serata tranquilla, troppo tranquilla. Inoltre ho registrato anche un altro ottimo dato: molti esercizi, come le librerie, non strettamente connesse alle vendite stagionali hanno scelto di tenere aperto fino a tardi»
Il centro ha comunque vinto sulle periferie, nonostante la serrata delle grandi firme?
«Si, ma è comprensibile: questanno ad aderire alla grande notte degli acquisti sono stati circa settemila esercizi. Sono tanti, ma anche pochi se si considera lintero tessuto urbano. Come dare torto però a chi, in una notte magica come questa, scelga di vivere il centro e di lasciare la periferia in cui comunque trascorre tutte le altre serate? I giovani chiedono di andare in centro. E inevitabile»
Ieri la città si è riempita: musica, cucina, spettacoli e acquisti. Una notte sola sembra non bastare.
«Si potrebbe lavorare su questo aspetto. Rivolgo un invito ai negozi, soprattutto del Quadrilatero della moda e del centro affinché in agosto rimangano aperti, magari anche qualche sera, facendo la loro parte nel tenere viva la città»
Proprio il centro, però, risponde con qualche mugugno alle proposte di chiusura al traffico. Che, invece, secondo alcuni favorirebbero il commercio.
«Le posizioni sono diverse. Però dialoghiamo pure.
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