«Così ridurremo le liste d’attesa nella sanità»

«Sarà il medico di base a prenotare direttamente l’esame attraverso il suo computer»

Felice Manti

da Milano

«Così cambierò il sistema sanitario nazionale». Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha spiegato ieri a Tgcom la ricetta per rivoluzionare la sanità pubblica: tempi d’attesa più brevi, prestazioni prioritarie, prenotazione telematica dell’esame e sanzioni per le Aziende sanitarie locali inadempienti.
Tempi d’attesa certi. «Anche se secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il sistema sanitario italiano è tra i migliori al mondo - ha sottolineato Berlusconi - non è ancora stato risolto il problema delle lunghe liste d’attesa». La proposta del premier si aggancia alle innovazioni previste dalla Finanziaria 2006, che già prevedono l’obbligo da parte di Asl e Regioni di «stabilire il tempo massimo d’attesa» per ogni prestazione sanitaria, oltre il quale scatterà una sanzione.
Prenotazione telematica. «La seconda proposta - ha annunciato Berlusconi - è contenuta nel programma di Forza Italia: sarà il medico di base, al momento della prescrizione, a prenotare direttamente l’esame per via telematica. Dal suo computer il medico potrà scegliere, insieme al paziente, la struttura sanitaria che assicuri i tempi più rapidi». Il sistema telematico, ha spiegato al Tgcom, eviterà «ogni tipo di favoritismo e responsabilizzerà maggiormente i medici nei confronti dei loro assistiti».
La pagella alle Asl. Il nuovo sistema prevede anche «l’attribuzione di punteggi positivi per la struttura che offrirà la prestazione più velocemente e punteggi negativi per la struttura territoriale competente che si dimostrerà inefficiente». L’altra «rivoluzione» annunciata dal presidente Berlusconi riguarda il direttore generale dell’unità sanitaria locale, che sarà «personalmente responsabile del rispetto dei tempi d’attesa nei confronti dei pazienti».
Prestazioni prioritarie. Ogni Azienda dovrà inoltre individuare 100 prestazioni prioritarie: al cittadino sarà comunque assicurata dalla propria Asl di riferimento l’erogazione delle prestazioni. I «punti» di valutazione delle strutture sanitarie entreranno a far parte della «pagella» degli amministratori delle Asl. Un sistema analogo, ha spiegato il presidente del Consiglio, è stato «realizzato di recente in Gran Bretagna e ha ridotto di molto i tempi di attesa». I vantaggi di questo sistema saranno rilevanti: secondo Berlusconi, con questo sistema di valutazione ci sarà «concorrenza tra tutte le strutture, e questa concorrenza sarà un incentivo all’efficienza».
Secondo il ministro della Sanità Francesco Storace: «L’abbattimento delle liste d’attesa non è una priorità di Forza Italia - ha detto Storace - ma di tutta la Casa delle libertà. È da quando siamo al governo del ministero della Salute che questa riforma è stata avviata e troverà completamento con gli atti a cui ha fatto riferimento il presidente del Consiglio».
Pioggia di critiche dal centrosinistra. «Quando si tratta di sanità Berlusconi straparla. Si vede proprio che non conosce la materia», ha detto la diessina Livia Turco, responsabile del Welfare per la Quercia. Secondo la Turco servono «risorse adeguate, accordi con i medici di famiglia, forte collaborazione con le Regioni e forte investimento nella ricerca». Negativa anche la reazione dell’ex ministro della Sanità Rosy Bindi: «È la solita politica degli annunci, degli spot, degli inganni», ha detto l’esponente della Margherita.


«Alle sciocchezze dell'Unione sulla sanità risponderemo sabato a Roma», ha risposto il ministro Storace. «Smonteremo le dieci paginette di vuoto assoluto sulla salute del programma dell’Unione e spiegheremo come intendiamo garantire i diritti dei cittadini alle cure nei prossimi cinque anni».

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