«Così rilanceremo la nostra provincia»

I congressi di Forza Italia della Provincia di Roma e dei 121 Comuni che ne fanno parte sono una conferma della modernizzazione del partito azzurro e della partecipazione democratica. Quello dei congressi è il momento della raccolta «sul campo» delle sollecitazioni della base, è il momento dell’ascolto: un atteggiamento politicamente strategico nel momento in cui il Paese sembra tentato dall’antipolitica. Per questo ho chiamato oggi gli amici della provincia di Roma a un confronto: nell’hinterland, trasformato in questi anni in una sorta di «deposito» dei problemi sociali ed economici creati dal centrosinistra che amministra la Capitale, Forza Italia può raccogliere oggi più che mai sollecitazioni e consensi per le prossime elezioni amministrative e politiche. I cittadini della provincia sono allarmati dall’emergenza-sicurezza legata alla immigrazione clandestina, sul punto di aggravarsi con i villaggi della solidarietà, dei quali ancora non è stato definito con certezza il posizionamento. La provincia soffre la carenza di collegamenti: i trasporti su ferro sono peggiorati e quanto alla viabilità non si è provveduto a rendere le vie consolari arterie capaci di sostenere grandi flussi di traffico. Non va meglio per la rete sanitaria, che grazie alle decisioni della Giunta regionale è in via di smobilitazione: non può essere lasciata morire, deve invece essere razionalizzata. E dobbiamo fare attenzione al tema del lavoro: l’economia della provincia può giovarsi della vicinanza di Roma, ma non deve esserne soffocata. Bisogna rilanciare davvero e non a parole l’imprenditoria dei comuni dell’hinterland nei settori economici vocazionali.

Si tratta di temi molto sentiti dai cittadini, ai quali Forza Italia ha il dovere di fornire una alternativa politica credibile perché diversa tanto dalla politica di mera gestione del potere del centrosinistra quanto dall’antipolitica senza progetti delle liste Grillo.
(*) Consigliere regionale di Forza Italia

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