«Così è se vi pare» per 293 repliche

Giulio Bosetti torna al Carcano con l’opera di prosa più seguita negli ultimi tre anni

Una sobrietà misurata e una raffinatezza consona alla scrittura di un grande come Pirandello e a un artista a 360 gradi come Giulio Bosetti. Queste le caratteristiche dell'allestimento di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, in scena al Teatro Carcano. Uno spettacolo che, dopo il debutto del 2004, continua a riscuotere enormi consensi di pubblico e di critica in tutta Italia. Da Parma, alla città natale del drammaturgo agrigentino, da Cremona e Torino, la pièce pirandelliana, prodotta dalla compagnia del Carcano, diretta e interpretata da Giulio Bosetti chiude un cartellone all'insegna della qualità, in attesa di ripartire per un'attesissima quarta tournée. «Un sogno: vidi in esso un cortile profondo senza uscita e da questa immagine paurosa nacque Così è se vi pare. Un incubo». Con queste parole fu lo stesso Pirandello a raccontare come fosse nata l'ispirazione per un dramma così complesso e misterioso, capace ancora di catalizzare l'attenzione del pubblico e di appassionare artisti nel suo continuo e sorprendente rinnovamento. Al di là del testo, così ricco di significati e suscettibile di mille interpretazioni, lavoro dal quale ogni volta si potrebbero sviscerare originali letture, occorre leggere Pirandello sempre con occhi nuovi. Afferma lo stesso Bosetti: «L'importante è come si mettono in scena quei classici che hanno sempre qualcosa da dire. A distanza di centinaia di anni, questi grandi drammaturghi continuano a parlare all'uomo raccontando, attraverso la poesia, i segreti più reconditi della vita; certo è che bisogna saperli fare, occorre essere in grado di trasporre sulla scena la parola di questi autori». Un impegno artistico, quasi civile nei confronti di un pubblico che ha il desiderio di andare a riscoprire la vera arte del palcoscenico e la classica prosa: «In effetti, esiste ancora una platea che ama vedere e rivedere le differenti versioni, fresche e dinamiche dei testi degli autori classici. Io stesso, sono convinto che un capolavoro, in quanto tale, ogni cinque anni, si trasforma in una novità. Di fronte a una decadenza sociale, del teatro e della tv, io resto sempre ancorato a quella classicità che ha sempre qualcosa di nuovo e di sorprendente da dire anche all'uomo dei giorni nostri, ridipingendo i colori di quei valori ormai sfumati».

Insignito nel 2005 del prestigioso premio Persefone per l'originale regia di Giulio Bosetti, per la migliore interpretazione femminile di Marina Bonfigli, sostenute dalla scenografia magistrale di Nicola Rubertelli, la messinscena è giunta alla 293esima replica, seguita da 171mila spettatori e vanta un incasso di oltre due milioni di euro.
Così è (se vi pare)
teatro Carcano
fino al 13 maggio
tel. 02-55181377

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