Volete sapere se avete una casa a rischio sismico? E se dormite su un terreno potenzialmente pericoloso? La verifica è semplice; basta, per esempio, rispettare le indicazioni di un super esperto come lingegner Gian Battista Calvi, membro della commissione Grandi rischi. È lui a spiegarci alcune regole essenziali da seguire per dormire sonni tranquilli. Prima tra tutte, la consultazione della mappa delle zone sismiche. Ogni regione ne possiede una. Basta collegarsi al sito dellIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia, oppure a quello del ministero delle Infrastrutture. In ognuno dei due siti cè la mappa delle zone sismiche: con le coordinate di latitudine e longitudine dello stabile, si coglie esattamente la sismicità del punto in cui è stato costruito ledificio. Se non si conoscono le coordinate geografiche, basta affidarsi a un qualsiasi gps che legge esattamente questi due riferimenti. In assenza di un navigatore satellitare, non bisogna arrendersi. Si prende come riferimento il Comune in cui cè la vostra casa e si verifica se è compreso in quelli sismici. Ma ci sono zone e zone. Quella con il numero 1 è la più a rischio, quella con il numero 4 la meno a rischio. Ci sono zone di elevata, media e bassa pericolosità.
E in base a queste indicazioni è possibile decidere se attivarsi immediatamente per mettere a punto opere di ristrutturazione statica dellimmobile o se è saggio non allarmarsi anche se si vive in una casa del dopoguerra o di inizio Novecento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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