Cronache

«Così son fatti i paracadutisti che qualcuno osa insultare»

«Così son fatti i paracadutisti che qualcuno osa insultare»

Stimatissimo Direttore Massimiliano Lussana, consentimi di ricordare di quale particolare e nobile sostanza sono fatti i paracadutisti italiani - il cui eroico sacrificio può essere vilmente disprezzato soltanto dai Paolo Farinella - attraverso la riproduzione della motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare conferita ad uno di loro e cioè al Sotto Tenente Gianfranco Paglia per i fatti di Mogadiscio del 2 luglio 1993.
«Comandante di plotone Paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell'ambito dell'operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183° Reggimento Paracadutisti «Nembo» al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati dai miliziani somali, con perizia ed intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell'abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell'incessante fuoco nemico, coordinava l'azione dei propri uomini, contrastando con l'armamento di bordo l'attacco nemico. Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l'intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti. Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d'animo. Mogadiscio, 2 luglio 1993».
In tutto il mondo sentimenti di ammirazione si rivolsero sul giovane Ufficiale italiano che riuscì a mettere in salvo quattro commilitoni prima di venire colpito ai polmoni al braccio e alla schiena.
Da allora il Maggiore Paglia si sposta a bordo di una carrozzella ma non ha voluto lasciare l'Esercito venendo impiegato nell'ambito di missioni di cooperazione civile e militare dell'Onu.
Oggi Paglia è parlamentare del Popolo della Libertà. Sarà pur vero che al mondo ci sono i Farinella ma, fortunatamente, ci sono i Gianfranco Paglia in cui si riconosce la stragrandissima maggioranza degli Italiani e noi con loro.


Grato per la cortese ospitalità, un saluto affettuoso.
*consigliere Pdl Regione Liguria

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