Ultim'ora
Fine vita, il Governo impugna la legge della Regione Toscana
Ultim'ora
Fine vita, il Governo impugna la legge della Regione Toscana

Così la Thatcher salvò la "malata" Inghilterra

Così la Thatcher salvò la "malata" Inghilterra

A veva ragione Antonio Martino. Nell'ultima intervista si disse ottimista: «Ci sono tanti liberali in giro, più di quanti ce ne fossero quando iniziai la mia carriera universitaria e più di quanti circolassero in Italia negli anni '80». È stato merito di Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, e collega giornalista, ricordare in un bell'incontro alla Camera dei deputati i dieci anni della morte di Margaret Thatcher. E proprio in quell'occasione ha svolto un discorso introduttivo il professor Cosimo Magazzino, docente di politica economia alla Terza università di Roma. Liberali che meritano questa rubrichetta. È suo il saggio La politica economica di Margaret Thatcher (Franco Angeli), con una deliziosa e come sempre intelligente prefazione del compianto Francesco Forte.

Magazzino è un economista liberale: uno dei pochi che spiega il decennio di governo della Thatcher senza le lenti del pregiudizio. La sua monografia è un testo prezioso. Nel primo capitolo, giustamente, si occupa del Regno unito negli anni precedenti alla Thatcher: era considerata, l'Inghilterra, il grande malato d'Europa. I governi conservatori di Edward Heath e quelli laburisti che seguirono non riuscirono a fermare il declino fatto di disoccupazione, crescita ridotta, bassa produttività e altissima inflazione. Nel terzo capitolo si descrive l'isola rinata dopo le politiche della Lady di Ferro.

Il decennio della Thatcher è sezionato attraverso le tre legislature, caso unico della storia del Regno Unito, governate dalla stessa premier. È il cuore del libro. In cui si mischiano racconti di cronaca, strategie di comunicazione (l'arrivo di Saatchi&Saatchi che si inventò lo slogan Labour isn't working) e risultati elettorali.

La forza del libro di Magazzino però sono i numeri, i dati, le tabelle. I successi, e anche le battute di arresto, sono tutte certificate dai bilanci pubblici e non dalla lente del pregiudizio. I primi due anni di politiche restrittive dal 1979 al 1981 portarono alle attese lacrime e sangue, ma gettarono le basi della riscossa inglese. Magazzino fa dunque parlare i numeri, ma con molti riferimenti culturali di quel mondo. Cita Ayn Rand, la filosofia degli austriaci, ovviamente non può omettere i monetaristi alle cui teorie si ispirò la politica monetaria di quei governi, e lo fa con disinvoltura e pertinenza. Riproduce il celebre incipit di capitalismo e libertà di Milton Friedman in cui smonta la retorica kennediana: «La formula organicistica che cosa possiamo fare per il nostro paese implica che il governo è il signore o la sua divinità e il cittadino il servo o il devoto. Per l'uomo libero, il suo Paese è l'insieme degli individui che lo compongono, non alcunchè di sostanziale che li trascende».

Ci ricorda molto la Thatcher, o meglio la Thatcher deve averlo capito meglio di altri e soprattutto applicato nella sua tecnica di governo. E Magazzino questo lo sa e i suoi numeri sono sempre conditi di relazioni che ne sostanziano la forza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica