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Così vogliono stangare i ricchi

di Fabrizio De Pasquale*

Palazzo Marino è paralizzato dal dibattito sull'addizionale Irpef. Pisapia lo scorso anno - appena eletto - aveva introdotto questa nuova tassa motivandola con un buco trovato nel bilancio della precedente amministrazione.
Dopo l'approvazione del Consuntivo 2011 - in pareggio e senza alcun buco - in occasione del nuovo bilancio 2012 Pisapia ha voluto raddoppiare l'addizionale. In che modo? Non più lo 0,2% in più per tutti coloro che superano i 33.000 euro di reddito l'anno, bensì, sempre da quella soglia, una tassa che colpisce progressivamente i redditi fino ad arrivare, per chi guadagna più di 75 mila euro l'anno, ad una aliquota aggiuntiva dello 0,7%. Insomma tu guadagni più di 75.000 euro l'anno e dopo averne già lasciati al fisco 25.420 in ragione dei vari scaglioni, dovrai pagare al fisco il 43,7 % su ogni euro in più dei 75.000, lo 0,7 % in più del salasso statale. Chi sta sopra i 55.000 dovrà pagare lo 0,5 e così via.
Le obiezioni più comuni a questo provvedimento sono state respinte con sdegno dal centrosinistra.
Uno che a Milano guadagna 33.501 e magari ha una famiglia numerosa a carico, non e' un ricco? Taci e paga! Con questa addizionale si punisce chi il proprio reddito lo ha sempre dichiarato onestamente? Versa, che non possiamo tagliare la spesa! Con le tasse più alte di Lombardia e con Lugano a 50 km c'e il rischio di non essere competitivi nell'attrarre nuovi talenti, e magari ci facciamo scappare professionisti e imprenditori? Chissenefrega, a far girare l'economia ci pensa il Comune che fa la politica industriale! Vuoi mettere come spende bene il Comune fra consulenze, staff, assunzioni di amici, mostre di Dario Fo e finanziamenti ai Consigli di Zona!
Niente da fare, nonostante le tasse in più per il 2012 ammontino a 270 milioni e ci siano anche i 35 milioni di Ecopass e i 40 milioni regalati dalle banche per non essere chiamati in giudizio sui Derivati, la sinistra non vuole rinunciare a una tassa che aggiunge poco gettito (solo 28 milioni in più rispetto allo scorso anno) al bilancio del Comune di Milano.
Perché la sinistra non vuole fare mezzo passo indietro sulla addizionale? La ragione la spiegano in privato i consiglieri comunali di Pisapia costretti a questo tour de force: è una questione di principio, è troppo importante per noi sinistra far vedere che stanghiamo i ricchi (o presunti tali).

Ecco il nocciolo del problema: prima del lavoro, dell'assistenza, del futuro, viene l'odio sociale. Mi tornano in mente le parole di un mio vecchio insegnante di religione, che sintetizzava così il comunismo: il sentimento alla base di questa ideologia è l'invidia.
*consiglio comunale Pdl

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