Una volta era Saint-Tropez, e nient'altro. Un villaggio di pescatori passato agli onori del jet set con il film «E Dio creò la donna», che nel 1956 lanciò Brigitte Bardot come icona sexi mondiale e il villaggio nel sud della Francia come la nuova regina della Côte d'Azur. Poco importava che a pochi chilometri da lì si arrampicassero borghi da fiaba, in un panorama di pennellate verdi con roccioni rossi a strapiombo sul mare degno di un quadro di Cézanne (che infatti lo dipinse). Saint-Tropez era il mito, il sogno, la leggenda. Una Cannes senza festival, dove la passerella dei vip durava ben più del tempo di una rassegna cinematografica.
Andate oggi a St-trop. Di vip ne vedrete pochi, ma non esiste al mondo un luogo più fashion di questo. I quattro stelle in agosto non costano meno di 600 euro a notte, il conto di un espresso al tavolo può arrivare a 5 euro, i vestiti si acquistano con il personal shopper, il mercato di place des Lices, fra i platani centenari, è il più ambito del Mediterraneo (ogni martedì e sabato). Intramontabili les Tropéziennes, i famosi sandali dell'Atelier Rondini (www.rondini.fr), dove il modello più chic, Salomé, parte da 110 euro ed è il preferito dell'ex first lady Cécilia.
Sempre di moda la brasserie Café de Paris in Quai Suffren (tel. 0033.4.94970056, da 30 euro), anche se in estate imperversano i beach restaurant sulla spiaggia di Pampelonne: L'O Plage l'Orangerie per colazioni, aperitivi, pranzi a base di pesce appena pescato e verdura fresca di stagione (tel. 94798474, conto sui 35 euro).
O i più fashion Club 55, eterna meta di celebrities (tel. 94555555) e Nikki Beach (tel. 94798204, www.nikkibeach.com, da 25 euro il pesce) dell'omonima catena di club sparsi per il mondo, l'ultimo dei quali a Marrakech. Bello? Sì, bello. Ma c'è dell'altro. C'è il borgo di Ramatuelle, a un soffio dal Nikki: un nido di case in pietra dove Sitor Senghor, figlio di ambasciatori, dopo aver vissuto qua e là per il mondo, compresa un'infanzia fra i banchi di scuola a Roma, ha deciso di mettere radici. E insieme a Marjolaine Leray, l'amica del cuore, ha aperto prima uno studio di architettura e interior décor, poi una galleria d'arte (o, come ci tiene a precisare, «di materie») accanto a un atelier di mobili e tessuti e a una boutique di oggetti preziosi. In totale fanno quattro spazi pieni di fascino nelle maison del vieux village (www.alm-ramatuelle.com).
C'è un hotel di design fra il verde delle colline, La Réserve Ramatuelle, fratello minore dell'omonima Spa di Ginevra che ha rivoluzionato il concetto di benessere applicato alla vacanza (Chemin de la Quessine, Ramatuelle, tel. 94449444, www.lareserve.ch; doppia da 400 euro). Tanto spazio e poche camere, «solo 7 doppie e 16 suite, perché qui bisogna sentirsi come a casa», precisa Raouf Finan, managing director. Così, per perseguire la loro filosofia di benessere olistico, accanto ai trattamenti della Spa, studiati dall'osteopata Gilbert Peyramond, propongono cucina creativa ma light, secondo la scuola francese dello Spa food, e suite grandi come appartamenti, rigorosamente di design, con prato e terrazze private affacciate sul mare. Bianco assoluto dentro, una cascata di verde fuori. Poco Côté Sud? Forse, però incanta. E la posizione è strategica per scoprire, lontani dalla mondanità di St-trop, gli scenari naturali più belli del sud della Francia.
Prendete le Calanques, quell'anfiteatro di costa protetta tra Marsiglia e Cassis (a un'ora e mezza da La Réserve), che grazie alla sabline de Provence, una varietà di arenaria rarissima, regala un panorama da togliere il fiato: un sistema di fiordi di 20 chilometri, protetto e in procinto di diventare parco nazionale, che ha formato generazioni di arrampicatori fra i pini d'aleppo sospesi sulla falesia di calcare, dove la famiglia Michelin, quella degli pneumatici, ha ristrutturato Le Château de Cassis per trasformarlo in resort di lusso (traverse du Château, Cassis, tel. 42016320, www.chateaudecassis.com; doppia da 220 euro).
Oppure prendere L'Estérel, altro prodigio di roccia, questa volta rossa, nella direzione opposta a Cassis, dunque verso Cannes. Un massiccio di porfido, il più antico rilievo vulcanico della regione, venti chilometri di lunghezza, venti di larghezza, una nuances di colori che neppure un genio come Monet, che l'ha dipinto più volte, ha saputo rendere al pari della realtà: rosso fuoco, blu sfumato, verde, giallo, viola o grigio, fra spiagge, minuscole baie e calanche. È il fascino della Provenza che da montagna diventa mare.
Per informazioni: Maison de la France, via Tiziano 32, Milano, tel. 899.199072, http://it.franceguide.com www.decouverte-paca.fr/it www.franceguide.com
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