Costa d’Avorio È battaglia L’ex presidente non molla

È battaglia continua ad Abidjan, in Costa d’Avorio. Si combatte per le strade della città, intorno al palazzo presidenziale nel quartiere di Plateau e alla residenza del presidente destituito Laurent Gbagbo. Il quale, nonostante le numerose defezioni tra i suoi sostenitori, gli appelli internazionali e l’avanzata delle truppe del rivale Alassane Ouattara, non accenna a desistere. «Non ha intenzione di abdicare o arrendersi a un qualsiasi ribelle» ha spiegato il suo rappresentante in Europa, accusando Ouattara di «colpo di Stato post-elettorale». Gbagbo resta in città, con tutta la sua famiglia, difeso strenuamente dalla Guardia repubblicana e dalle forze speciali. La gente intanto si è barricata in casa per paura degli scontri e dei saccheggi, mentre è salito a 700 il numero di stranieri rifugiatisi nel campo sorvegliato da militari francesi.

Ieri la prima vittima tra il personale Onu nel Paese: si tratta di una giovane donna svedese, colpita presumibilmente da una pallottola vagante mentre si trovava nella sua abitazione. Allo stesso modo sarebbe stato ucciso un professore francese, trovato morto nella sua stanza d’albergo.

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