Il Comune ricorre al Consiglio di Stato contro Metro 5 spa. La giunta di Palazzo Marino ha deciso di impugnare in appello la sentenza del Tar Lombardia che riguarda una controversia sul rapporto di concessione per la progettazione, costruzione e gestione della linea 5 della metropolitana milanese, stabilito tra il concedente (Comune di Milano) e la società concessionaria (Metro 5 Spa). Metro 5 Spa ha chiesto il pagamento dei maggiori costi di costruzione della linea 5 della metropolitana sostenuti nellanno 2008 a causa dellaumento dei prezzi dei materiali. Il Comune si oppone al pagamento di questi maggiori costi, perché non sono dovuti né per legge, né per convenzione. Infatti, le norme di legge che prevedono la compensazione per laumento del prezzo dei materiali da costruzione sono dettate per i contratti di appalto di lavori e non sono applicabili alla concessione di lavori. In questultimo caso si tratta, infatti, di un contratto del tutto differente, dove la controprestazione per la costruzione dellopera pubblica è costituita dai profitti della gestione per un periodo di tempo idoneo a riequilibrare linvestimento privato che, nel caso in questione, è integrato da un contributo pubblico di Stato e Comune.
La sentenza del Tar da un lato riconosce che «il contratto di concessione esclude che la copertura dei costi dellopera possa automaticamente dare luogo a versamenti in denaro diversi ed ulteriori rispetto a quelli contrattualmente previsti a titolo di contributo».
Costi maggiorati per la metro 5 Il Comune ricorre
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