Covatta in scena all’Idroscalo Al Verdura omaggio a Tenco

Questo mese continua a offrire diversi appuntamenti per gli amanti del teatro come conferma anche questa settimana che inizia, stasera, alle Tribune dell'Idroscalo, all'insegna della risata, con protagonista Giobbe Covatta. L'attore e comico tenterà di riscrivere i vizi capitali, dimostrando che pur con una terminologia biblica insolita, le definizioni e i contenuti collegati a questi vizi sono ancora ben presenti e praticati nella cultura occidentale. Triplice appuntamento nell'ambito della rassegna «Da vicino nessuno è normale», in scena all'ex Paolo Pini. Si comincia, questa sera, con «Volammo davvero», reading in cui la drammaturgia è costruita dalle pagine del libro Volammo davvero. Un dialogo interrotto a cura di Elena Valdini. Sul palco Eleonora D'Urso come voce recitante e Maria Pierantoni Giua come voce e chitarra con musiche tratte dalle Opere di De Andrè. Mercoledì, invece, prima de «L'Analfabeta» e «L'Ora Grigia», di Agota Kristof, lettura scenica a cura di Cristina Crippa con, tra gli altri, Elena Russo Arman e Elio De Capitani. Giovedì invece, all'ex Pini, «Incantadora» nasce da un progetto di teatro domestico di e con Roberta Biagiarelli; protagonista è una stanza, il luogo dove sedersi e lasciare che qualcuno si occupi di noi. Nella suggestiva cornice di Palazzo Litta, mercoledì, appuntamento con il teatro nell'ambito di alcuni spettacoli pensati per un palco all'aperto e per un pubblico misto. Mercoledì la Compagnia Dionisi presenterà Eros, un percorso teatrale sull'amore nella poesia e nella canzone. A ogni portata si sceglie un poeta - Ovidio Saffo, Neruda - fra i classici e i contemporanei e alla fine anche il pubblico, accompagnato dalle attrici in questo mondo meraviglioso e segreto, si racconta; sempre al Litta, ma sabato, spazio al cabaret di Norberto Midani, in scena con il suo «Destini Incrociati».

Mercoledì, al Teatro di Verdura, «Quante vite avrei voluto» di Piergiorgio Paterlini, con Gianluca Ferrato e al pianoforte Marco Savatteri, è uno spettacolo non su Luigi Tenco ma per Luigi Tenco, in un percorso dove musica e parola sono strutturalmente indispensabili al racconto. Domenica, all'Idroscalo, «...E vissero felici e contenti» è uno spettacolo di burattini con protagonista una bella principessa ed un pastore; il loro amore è, però, insidiato da un cavaliere prepotente.

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