Il crac della Zincar, la società partecipata dal Comune dichiarata fallita nelle scorse settimane dal tribunale e su cui è stata aperta uninchiesta penale per peculato, finisce nel mirino anche della Corte dei Conti. La Procura di via Marina, infatti, ha avviato già da un mese unistruttoria per valutare le eventuali responsabilità legate al danno erariale che sarebbe stato provocato dagli amministratori della spa. Una cifra consistente, compresa tra i 14 e i 18 milioni di euro, «bruciati» in progetti mai realizzati, consulenze pagate a peso doro e improbabili sponsorizzazioni.
I magistrati contabili - ben prima dunque dellesposto annunciato in questi giorni da Palazzo Marino - hanno dato mandato alla guardia di finanza di ricostruire la dinamica del fallimento e identificarne i responsabili. Un crac, quello della società con sede in via Larga, per il quale cè già il primo indagato dal pm Alfredo Robledo. Si tratta di Francesco Baldanzi, ex direttore generale, sotto inchiesta per peculato.ELag