Una politica nuova, oltre i partiti, che riunisca tutte le forze riformiste. Stefania Craxi ha presentato il manifesto del proprio movimento, i Riformisti italiani. «In un contesto di grandi cambiamenti, il riformismo nella società moderna può esprimere grandi potenzialità, ha grandi doveri e grandi responsabilità, ed un lungo cammino da percorrere. Siamo convinti che occorre ricominciare da capo e andare avanti. Il passato non basta, non basterebbe nemmeno la ricomposizione della diaspora socialista, se fosse possibile. Ma una prospettiva democratica e riformista appare in grado di coagulare altre forze di progresso». Così la Craxi, presidente del movimento, è intervenuta ieri mattina a Roma allassemblea nazionale.
«Occorre lavorare - sostiene la Craxi - per costruire una casa comune dei riformisti ma occorre innanzitutto immaginare un nuovo progetto riformista. Faccio un appello a Stefano Caldoro, a Riccardo Nencini, alle forze eredi della tradizione laica: penso che il nostro dovere sia quello di far sì che la storia riprenda il suo corso logico. Cè di fronte a noi, non lontano nel tempo, un appuntamento di verità: le elezioni politiche del 2013. Io per il momento mi limito a ricordare la data. Pensiamoci tutti. Cè il rischio di scomparire, se andremo avanti come abbiamo fatto sinora, ma anche lultima possibilità di riemergere. Insieme, con un nuovo progetto». Il problema, ha concluso Stefania Craxi, «è di convincere e di essere convincenti circa la propria sincerità, circa la propria serietà, circa il fatto che si sta facendo qualcosa di costruttivo, di duraturo, di stabile, di nuovo, negli uomini, nelle idee, nei programmi».
Nel corso dellassemblea è stato presentato il «Manifesto riformista». Ai lavori hanno partecipato le delegazioni di Pdl, Pd, Udc e Radicali.
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