Come crearsi i problemi e vivere male

Poiché l’Inter dei giorni nostri non ha problemi, quel diavolo di un Mancio ha pensato di creargliene qualcuno: dentro fin dal primo minuto Ibra, l’Imperatore e Crespo, tutti assieme in un allegro drappello senza meta. I tre hanno girovagato facendo ognuno di testa propria, c’era da giocare per un’ora e mezza, possibile che a nessuno dei tre prima o poi non sarebbe riuscito il colpo?
In realtà c’erano dei compiti ben precisi per il tridente, Ibra dietro a suggerire, con Adriano decentrato a sinistra e Crespo al centro, ma al resto della truppa non ci aveva pensato nessuno. La squadra è andata in una sofferenza tale che palloni in avanti ne sono arrivati pochi e sporchi, Zanetti e Dacourt dopo un quarto d’ora avevano la lingua che toccava il prato. «Per fortuna» si è infortunato Crespo. L’argentino si era lamentato pochi minuti prima del pessimo fondo del terreno, sullo scatto successivo, per agganciare una sassata di Maicon, si è bloccato e l’Inter si è sbloccata.
Fino a quel punto la gran genialata del gran capo in panchina aveva prodotto un sinistro di Adriano e un destro di Ibrahimovic, Crespo era come schiacciato dai due compagni e il suo infortunio è stato un classico infortunio da avvilimento. Ma l’argentino ha dato come sempre un grande contributo alla causa, perché uscito lui, è entrato Solari, l’Inter è tornata al 4-4-2, e il Cagliari, che nel frattempo aveva mancato clamorosamente il raddoppio con Esposito, è rientrato nella sua onorevole dimensione di provinciale.
Julio Cesar non è più dovuto intervenire, e a quel punto mancava ancora un’ora alla fine della partita. L’Inter dopo sette minuti dall’uscita di Crespo ha segnato il gol dell’1-1. Al 40’ sinistro di Solari, una botta tremenda, al 42’ Ibra in scivolata, miracolo di Chimenti, al 44’ Stankovic la mette all’incrocio e Chimenti si sta ancora chiedendo come ha fatto ad arrivarci.
Nel secondo tempo il Cagliari è assente dal tabellino. Ora bisognerebbe capire perché Mancini si ostini a dire che la gente guarda solo al risultato. Non è vero.
Ci sta la sua giustificazione, e cioè che voleva aiutare il centrocampo in difficoltà inserendo le tre punte e dare più sicurezza alla squadra. Ma è appunto una giustificazione che è costretto a dare perché per mezz’ora il tridente non ha funzionato e ha costretto a grandi sacrifici il resto della formazione. È chiaro che se Ibrahimovic, Adriano e Crespo avessero segnato tre reti, ora si starebbe a dire che il Mancio è un genio, ma siccome non è successo, deve accettare il rovescio della medaglia.


Mezz’ora regalata al Cagliari che poteva costare carissima, l’Inter ieri è stata salvata da una prodezza di Julio Cesar e dall’infortunio di Crespo. E Mancini ha trascorso mezza conferenza stampa a spiegare e a spiegarsi. Però, evitato di perdere la partita, ha perso il primato.

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