Cresce l’impiego anche in Italia dei defibrillatori

Numerosi studi clinici hanno definitivamente dimostrato l'efficacia dell'impianto di defibrillatore automatico nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa e nel miglioramento della sopravvivenza a distanza sia in pazienti con storia di arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare che in soggetti a rischio di morte improvvisa a causa di grave insufficienza cardiaca o di cardiopatie aritmogene su base genetica. Il defibrillatore è un dispositivo in grado di riconoscere l'aritmia fatale e di interromperla in pochi secondi mediante l'erogazione di uno shock elettrico.
A Roma, all'interno dell'ospedale San Filippo Neri vi è un Centro di eccellenza cardiovascolare coordinato dal professor Massimo Santini. Uno dei suoi collaboratori, il professor Renato Ricci, ci illustra l'aumentato ricorso al defibrillatore in tutto il mondo.
Secondo i dati del Registro Italiano pacemaker e defibrillatori, nel 2005 sono stati impiantati in Italia 10.407 defibrillatori, pari a 179 impianti per milione di abitanti, con un trend in crescita esponenziale. In particolare è in aumento l'uso di modelli molto sofisticati capaci non solo di prevenire l'arresto cardiaco, ma di trattare molti tipi di aritmia e di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita nei soggetti con grave insufficienza cardiaca. I pazienti trattati sono spesso complessi, sono affetti da patologie croniche, hanno difficoltà a spostarsi e la loro gestione pone crescenti difficoltà organizzative agli ambulatori cardiologici e alle loro famiglie. Con il tasso di crescita attuale si può calcolare che il numero dei controlli ambulatoriali dei portatori di defibrillatore raddoppierà nei prossimi cinque anni.
Un ruolo crescente in questo settore è oggi svolto dalla telecardiologia che utilizza la tecnologia delle telecomunicazioni applicata alla sanità.
Essa copre molti settori dell’assistenza sanitaria e si è trasformata da un semplice sistema di connessione on-line fra operatori ad un sistema complesso che consente l'acquisizione di dati relativi alla salute del paziente anche senza la partecipazione diretta dello stesso. L'analisi dei dati è in genere centralizzata e la trasmissione delle informazioni utilizza le tecnologie più moderne, inclusa la telefonia mobile ed i sistemi basati sull'uso della rete Internet.
La telecardiologia applicata al controllo dei dispositivi impiantabili offre numerosi vantaggi per il medico e il paziente in termini di efficacia ed efficienza, di sicurezza e di tempo. È possibile infatti un monitoraggio continuo del dispositivo e della situazione clinica. Grazie a sistemi di allarme automatico è possibile riconoscere e trattare in tempo reale situazioni critiche.

I controlli richiedono pochi minuti con la massima serenità del paziente che non deve sottoporsi a viaggi talora lunghi e faticosi e dei familiari che non devono sospendere le loro attività lavorative. La scienza allunga e facilita la vita.

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