da Milano
Non accenna a spegnersi la polemica sullaumento dei biglietti ferroviari. Tanto che ieri sono intervenuti ben due ministri - oltre allamministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti - con lintento di rassicurare soprattutto i pendolari, ai quali «non si può chiedere di pagare di più», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani. Salvo poi scagliarsi contro la politica, da lui definita «demagogica», per cui «non si sono mai ritoccati i prezzi dei biglietti», secondo il ministro. Il rincaro, ha ribadito il capo del dicastero dei Trasporti, Alessandro Bianchi, non toccherà i trasporti locali, ma solo i treni di fascia alta: «Stiamo aspettando la proposta delle Ferrovie dello Stato, ma è già chiaro che gli aumenti riguarderanno solo i treni ad alta velocità, gli Eurostar e alcune linee di Intercity», mentre il governo pensa a prezzi calmierati per le fasce più deboli, pendolari e studenti.
«Per il resto - ha proseguito Bianchi - il problema è quello di riavviare la ristrutturazione dellintero comparto ferroviario e io credo che Moretti e Cipolletta abbiano incominciato a farlo». Dal canto suo, Moretti si attiene alla linea morbida: «Non ci sarà un aumento generalizzato come avveniva in passato, ma sarà in relazione alla qualità. La base di aumenti sarà del 3% e riguarderà i soli treni a lunga percorrenza», mentre il livello massimo «è allo studio ma sarà ben lontano dallipotesi che ho visto sui giornali del 20%».
Gli studi saranno conclusi entro un mese: non sono previsti comunque aumenti sui treni regionali, interregionali e locali. Rassicurazioni che, però, non bastano a sindacati e consumatori. Secondo il segretario della Uil, Luigi Angeletti, la Finanziaria deve stanziare maggiori risorse per i trasporti e in particolare per le Ferrovie e per il trasporto pubblico locale: in assenza di risposte soddisfacenti, i sindacati sono pronti allo sciopero. Gli aumenti delle tariffe e la riclassificazione dei treni, scrivono poi in una nota congiunta i presidenti dellAdusbef, Elio Lannutti, e della Federconsumatori, Rosario Trefiletti, qualora venissero autorizzati, sarebbero «scandalosi», considerati i «cronici ritardi e i continui disservizi» per i quali i viaggiatori dovrebbero piuttosto essere risarciti.
Infine, il Codacons ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Roma contro, si legge in una nota, «le ripetute affermazioni di questi giorni relative alle tariffe, che secondo lazienda sarebbero ferme dal 2001 e necessiterebbero di sensibili ritocchi al rialzo».
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