Sulla morte del trans Brenda «bisogna indagare anche sui servizi deviati». Parola di Francesco Bruno (nella foto). Il criminologo, volto noto dei salotti televisivi, ritiene che il delitto rappresenti un «avvertimento in perfetto stile mafioso» rivolto «non tanto ai politici ma a quei viado coinvolti nei ricatti contro uomini potenti». Da qui il suo appello a scavare anche nellambiente dei servizi deviati: «In casi come questo è innegabile che le azioni vengano fatte da persone che hanno a che fare con i servizi». La morte del trans, aggiunge Bruno, «si inserisce in una situazione complessa. Da alcune settimane sono ricomparsi tanti fantasmi dal passato, vicenda Orlandi in primis. Se facciamo unanalisi dettagliata non possiamo non avere forti preoccupazioni per i fenomeni accaduti. È possibile che si stiano preparando eventi pericolosi per la nostra stabilità democratica perché si respira un clima da rapimento Moro. Lattenzione va tenuta alta». Tornando al caso specifico, il criminologo non esclude che anche lex governatore Marrazzo possa correre rischi. «Ma i rischi maggiori - aggiunge - li corrono sicuramente i trans e i carabinieri invischiati. Non tanto quelli che si trovano ancora in carcere, ma quelli fuori». Insomma, «luccisione del transessuale Brenda è una morte che preoccupa molto perché si inserisce in una vicenda oscura, in cui si sente il sapore e lodore di una criminalità ricattatoria. È un delitto che inquieta. Chiunque abbia eseguito lomicidio è senzaltro manovrato, sono persone mosse da qualcun altro. Questa morte, comunque, è il chiaro segnale che la questione Marrazzo si debba chiudere presto e in fretta: ci vuole una punizione per chi ha compiuto lomicidio e, quindi, per chi ha commissionato il tutto. Forse questa morte si poteva evitare, alla luce della scomparsa dello spacciatore implicato in questa vicenda.
Ci voleva una maggiore attenzione per Brenda e per la sua figura che, in questo momento, infittisce ulteriormente questo mistero. Per quanto riguarda Natalie, invece, ritengo che non sia in pericolo, visto che è stata coinvolta in maniera minore nelle polemiche».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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