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Crisi anche in Nokia 4mila posti in meno

Il colosso finlandese sposta il mercato degli smartphone in Asia. Troppa competizione con Blackberry e Apple

Crisi anche in Nokia 4mila posti in meno

La crisi colpisce anche le grandi multinazionali, Nokia inclusa. La società sarà costretta quest'anno a tagliare 4mila posti di lavoro nelle succursali in Ungheria, Messico e Finlandia, rispettivamente per 2.300, 700 e mille posti in meno.

L’obiettivo che il colosso finlandese si pone è di aumentare la competitività del gruppo, motivo per il quale ha deciso di spostare in Asia l’assemblaggio dei suoi smartphone, più vicino al consumatore finale. Il piano di ristrutturazione arriva in un momento di difficoltà per l'azienda, che sta lottando per guadagnare spazio nel mercato degli smartphone, diventato molto competitivo con la concorrenza di Blackberry e Apple: l’anno scorso il gruppo ha avuto una perdita di 1,2 miliardi di euro.

Come ha spiegato Niklas Savander, vicepresidente esecutivo per il mercato: "Lavorando in stretto contatto con i nostri fornitori, siamo convinti che saremo in grado di introdurre innovazioni nel mercato più rapidamente e in ultima analisi, di essere più competitivi""Comprendiamo che i cambiamenti pianificati sono difficili per i nostri dipendenti e siamo impegnati a sostenere il nostro personale e le comunità locali durante la fase di transizione", ha aggiunto Savander.

La riduzione del personale avverrà in modo graduale fino alla fine del 2012 e Nokia offrirà anche un programma di sostegno, compreso quello finanziario e l’assistenza per il reimpiego.

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