da Milano
La Banca centrale europea laltro ieri ha alzato i tassi ufficiali: uno 0,25% sufficiente a far indignare quanti si preoccupano più delleconomia stagnante e della crisi dei consumi che dei rischi dinflazione. Ma a salire ancora di più, di questi tempi, sono i tassi interbancari, un indicatore della salute del sistema del credito e un riferimento fondamentale per chi deve prendere denaro a prestito. A rendere alto il costo dei finanziamenti, insomma, di questi tempi più che la Bce è il sistema bancario. I tassi ai quali le banche si prestano denaro rappresentano però anche un infallibile termometro della crisi finanziaria. Quando il differenziale tra il tasso interbancario Euribor (Europe inter bank offered rate), e quelli ufficiali sale, è un segnale che le banche in Europa sono poco propense a prestarsi liquidità tra di loro (o lo sono solo a caro prezzo), quando scende, significa che il mercato interbancario è ritenuto poco rischioso dagli stessi banchieri. In questi giorni il differenziale, tra Euribor e tassi ufficiali è ai massimi storici, segno che la crisi del credito è ben lungi dallessere in via di soluzione. «Se si vuole capire quando finirà la crisi finanziaria lindicatore più efficace è lo spread dellEuribor, e i livelli attuali indicano che le banche non sono molto disposte a finanziarsi lun laltra, evidentemente perché sono consapevoli che ci sono ancora diversi problemi in giro», dice un banchiere svizzero che preferisce mantenere lanonimato. Normalmente, il differenziale tra tassi ufficiali ed Euribor è attorno ai 30-50 punti base (0,3%-0,5%). Da quando è iniziata la crisi finanziaria legata ai mutui subprime e ai titoli derivati, il differenziale, come mostra il grafico (si è preso come campione lEuribor scadenza 12 mesi), è andato aumentando. Alla fine dellestate scorsa, quando è apparso chiaro che quasi tutte le maggiori banche mondiali (con la notevole eccezione degli istituti italiani, poco esposti in subprime) avevano seri problemi, il differenziale era salito attorno ai 70 punti base. Ma in questi giorni si è raggiunto un record.
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