La crisi sta facendo crollare in Provincia di Milano le assunzioni a tempo indeterminato (passate dalle 16.513 dei primi venti giorni del gennaio 2008 alle 9.967 dello stesso periodo del gennaio scorso, -40%), ma il mondo produttivo milanese, anche in questo momento di difficoltà, sembra non voler perdere la propria forza lavoro interna. È il quadro che emerge dai dati dellOsservatorio del mercato del lavoro della Provincia. Un primo esame evidenzia la sostanziale stabilità delle forme contrattuali a termine (tempo determinato, inserimento e apprendistato), mentre le collaborazioni sono aumentate, passando da 16.166 del 2008 alle 16.732 del 2009. La riduzione degli avviamenti è da attribuirsi ai contratti a tempo indeterminato che subiscono un brusco calo passando da 16.513 avviamenti nei primi venti giorni del 2008 a 9.967 avviamenti negli stessi giorni del 2009.
«Questa è da considerarsi una performance particolarmente negativa non solo per la sua dimensione ma anche in relazione alla consuetudine che vede i mesi di gennaio e settembre quali picchi di avviamento a tempo indeterminato», commentano i tecnici provinciali. La scelta delle imprese di ridurre il ricorso a nuove assunzioni con questa forma contrattuale è confermata dal dato sulle trasformazioni: infatti, sebbene in termini assoluti le trasformazioni sono in crescita (+36%).
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