Ma dov’è la crisi del turismo e dei consumi pasquali che viene segnalata da Adusbef e da Federconsumatori? Secondo le stime fantasiose di queste due organizzazioni, che non indicano la fonte e il metodo della propria rilevazione, gli italiani che sono partiti per Pasqua, quest’anno sono meno del 15% della popolazione, circa 9 milioni. Sarebbero meno che nel passato. Inoltre, la spesa per alimentari a Pasqua sarebbe calata del 9 per cento, salvo per le tradizionali uova, il cui consumo è stato incentivato da forti sconti. A Roma i ristoranti avrebbero avuto un calo del 4 per cento. Si tratta di numeri a caso, non attendibili. Infatti, quelli sui viaggi sono in contrasto con le vere rilevazioni statistiche, relative al traffico negli aeroporti, sulle autostrade e soprattutto alle rilevazioni fatte tramite Internet che risultano dai dati di Google.
Le prenotazioni in rete di vacanze pasquali sono cresciute del 25%. Ovviamente, in parte ciò si deve al fatto che c’è più gente che utilizza la rete, per questo scopo, anche per avere il beneficio dei viaggi scontati last minute. Ma un aumento del 25% non si spiega solo con la accresciuta familiarità con la rete. Quanto ai consumi di generi alimentari, il calo del 9%, come cifra globale, non ha alcun senso: si tratta di quantità a prezzi costanti o di spesa? E di quale spesa? Di quella per le derrate tipiche pasquali o per i generi alimentari durante la settimana di Pasqua?
Il calo del 4% dell’afflusso nei ristoranti di Roma è un’altra cifra fantasiosa. Si tratta di numero di clienti o di spesa? E a quali giorni ed esercizi si riferisce? È, presumibilmente, un’indagine per campione, in quanto nessuno può ancora sapere quanto sia stato il fatturato dei ristoranti romani, nei giorni pasquali, dato che li potrebbe conoscere solo l’Agenzia delle entrate, controllando le denunce Iva quando riceverà i dati mensili o trimestrali riferiti a questo periodo. Se si tratta di un campione, bisognerebbe sapere quale è, e in che modo è stato elaborato, ottenendo il risultato così rapidamente.
Confesercenti, vicina al Pd, ma meno politicizzata di Adusbef e Federconsumatori, ha invece stimato, in sede di previsione, in leggera crescita, a circa +2%, la dinamica della spesa pasquale con riferimento ai negozi aderenti all’organizzazione. Comunque i dati parziali, delle vere statistiche, non segnalano diminuzioni, ma crescite. Il lunedì, a Pompei, c’è stato un aumento di visitatori del 20% rispetto al lunedì di Pasqua del 2009. Analogo incremento si è avuto nelle località circostanti di Ercolano, Boscoreale, Oplontis e Stabia. È molto soddisfatto il commissario per l’Area archeologica dei siti vesuviani, che vede premiato il lavoro di recupero e rilancio di questi luoghi. A Roma, nonostante la pioggia intermittente, le vie del centro erano super affollate, evidentemente soprattutto di non romani, in quanto, secondo i dati dei rientri automobilistici, la sera le strade di ritorno nella Capitale, come a Milano, Torino e nelle altre grandi città, erano super congestionate. Così è stato stabilito il «bollino rosso» sino a tutto il mattino di ieri. Anche per spiegare il fenomeno di affollamento di Roma, in larga parte di italiani (ma per la verità anche di molti stranieri), si fa ricorso alla rinata passione per i musei. Infatti alle Scuderie del Quirinale vi era una lunghissima fila per vedere la mostra del Caravaggio. A Torino italiani, francesi e tedeschi hanno visitato più del passato i musei del circuito di Palazzo Madama, del Museo Egizio e del Borgo medievale.
Ma la folla si è avuta soprattutto alla Reggia di Venaria Reale, con una crescita sullo scorso anno dell’8%. Anche da Ancona e Fano, molti turisti nei musei, attratti anche dal fatto che il prezzo della vista guidata comprendeva la colazione di Pasquetta. E sono stati presi d’assalto pure il molo Beverello, da cui si salpa per Capri, Ischia e Procida, nonostante il mare mosso, nonché i litorali della Sicilia e della Sardegna. A Genova coda di turisti al porto per vistare l’Acquario. Non bisogna pensare che, essendo aprile, ci fosse poca gente in montagna. Al contrario, dalla Valle d’Aosta, al Piemonte, alla Valtellina e al Trentino Alto Adige, le località montane erano sovraffollate, perché il maltempo ha favorito il mantenimento dell’innevamento. E neppure è mancata la folla ai laghi: quello Maggiore, quello di Como e Lecco e il Garda hanno registrato anch’essi un maggiore afflusso di persone rispetto al turismo pasquale dello scorso anno.
In questo caso, grazie anche agli arrivi di stranieri, in particolare per il Garda, meta tradizionale del turismo tedesco.
Forse, il contrasto tra i numeri di Adusbef e Federconsumatori e quelli delle statistiche parziali, si spiega con il fatto che il presidente di Adusbef, Elio Lanutti, è senatore dell’Italia dei valori, mentre quello della Federconsumatori, Rosario Trafiletti, fa parte del Pd, per il quale ha fatto propaganda elettorale, senza grande fortuna, nelle recenti elezioni del Lazio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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