Economia

La crisi "gela" gli americani: meno consumi e più risparmi

A recessione finita AlixPartners stima che il livello di spesa si fermerà all'86% di quello precedente alla crisi. E sarà prudente anche la generazione dei baby boomer

Le famiglie americane appaino intenzionate a dare un taglio alle spese e a dedicare più attenzione ai risparmi: l'attuale crisi dell'economia mondiale, con ogni probabilità la più grave dagli anni della Grande Depressione, sembra destinata a cambiare in modo duraturo le abitudini dei consumatori d'Oltreoceano.
A rivelarlo è un'inchiesta condotta su oltre 5mila statunitensi dalla società di consulenza AlixPartners. In particolare, anche dopo la fine della crisi gli americani sarebbero disposti a tornare a spendere solo l'86% di quanto spendevano abitualmente prima della recessione. Questo comporterebbe un calo di spesa pari a circa il 10% del Pil, ovvero oltre mille miliardi di dollari all'anno. Una stretta ingente che, se sarà confermata, impatterebbe non solo sui bilanci dell'industria americana ma anche su quelli delle imprese europee grandi esportatrici verso gli Stati Uniti. Soprattutto perché, sempre in base alla ricerca curata da AlixPartners, il nuovo livello di spesa potrebbe perdurare per quasi un decennio dopo la fine della recessione.
«Le dimensioni future di quasi tutte le imprese americane, nonché delle imprese che esportano verso gli Stati Uniti, dipendono da un solo, semplice quesito: quanto gli americani ritengono di dover risparmiare e quanto invece pensano di potersi permettere di spendere», osserva l'amministratore delegato di AlixPartners, Fred Crawford aggiungendo come la recessione sembri destinata a impattare in primo luogo sulla propensione di spesa della generazione dei baby boomer».
Per quanto riguarda invece il risparmio, lo studio conclude che, una volta superata la crisi, gli americani si porranno come obiettivo di mettere da parte il 14% del reddito complessivo ponendo in cima alle proprie preoccupazioni le pensioni e le altre forme previdenziali.

E a risparmiare oltre un terzo (35%) dei dollari risparmiati dagli americani nel periodo post-recessione potrebbe essere a sorpresa proprio la generazione dei baby boomer smentendo gli studi che negli anni scorsi la vedevano come un volano dei consumi.

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