E' allo studio un "piano di contingenza" in caso di eventuale contagio di Italia e Spagna nella crisi. Infatti, secondo quanto riferito dall'Ansa, tra Fmi, Unione Europea e banche centrali "sono in corso contatti per approntare un piano di contingenza". Una fonte internazionale avrebbe inoltre spiegato che, nel caso del Fmi, il piano prevederebbe una "rete di sicurezza" per Roma e Madrid che potrebbe richiedere un aumento di capitale.
Del piano si starebbe discutendo fra Washington, Bruxelles e Francoforte, ma anche con le controparti asiatiche. L'obiettivo sarebbe quello di prevenire a ogni costo l’onda d’urto globale che potrebbe derivare da un contagio ad economie pesanti dell’area euro. L’input, oltre che dagli Usa, sarebbe arrivato in particolare dalla Germania, che la fonte definisce "estremamente interessata ad avere una rete di sicurezza". Le istituzioni finanziarie internazionali starebbero insomma ragionando su uno scenario pessimistico in via preventiva, "per approntare misure d’emergenza".
Intanto il presidente della Bce, Jean Claude Trichet è tornato a parlare dell’accordo preso nella notte tra il 26 e il 27 ottobre dai capi di stato e di governo della zona euro e ha ribadito che "deve essere applicato in modo rigoroso e rapido in tutti i suoi aspetti, compreso quello del miglioramento della governance". Trichet, parlando con il quotidiano francese Le Monde, ha poi aggiunto: "I leader devono sforzarsi a prevenire gli eventi anche se i tempi delle decisioni nelle democrazie non sono quelli dei mercati".
Nel frattempo, dalla Gran Bretagna arriva un attacco nei confronti del governo, dopo l’esito non positivo dell’ultima asta dei Btp, con i tassi sui titoli decennali che sono schizzati oltre il 6%, malgrado l’intervento sul mercato aperto da parte della Bce. Il Financial Times infatti sulla prima pagina scrive: "L’Italia rovina l’atmosfera dopo l’accordo Ue".
Il quotidiano londinese sottolinea che "i costi del finanziamento dell’Italia sono cresciuti a livelli record nell’era dell’euro, appena all’indomani dell’accordo tra i leader europei su di un piano per arrestare l’avanzata della crisi debitoria" e definisce il risultato dell’asta "un segno preoccupante del fallimento nel tentativo di riguadagnare la fiducia dei mercati".
"Con l’Italia che l’anno prossimo deve rinnovare titoli in scadenza per quasi 300 miliardi di euro rispetto a una montagna di debito alta 1.
900 miliardi - si legge nell’articolo - Berlusconi si trova sotto forte pressione da parte della Ue e della Bce per fare avanzare rapidamente misure per risollevare l’economia in fase di stagnazione ed evitare di seguire Grecia, Portogallo, Irlanda nel cercare un salvataggio di ampia scala che andrebbe al di là della capacità di fuoco dell’eurozona".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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