Ha detto El Diego che tra fare sesso e vedere giocare Lionel Messi, lui preferisce vedere Lionel Messi. È lunico giocatore che gli sia stato paragonato e non ha stroncato. Adesso Leo e Cristiano Ronaldo sono spalla a spalla in Liga, 41 gol a testa, battuti tutti i record precedenti. Dicono anche che Maradona tenga Messi su un palmo di mano perché fra tutti gli improbabili eredi è lunico più basso di lui. In effetti a Lionel Messi avevano diagnosticato una forma di ipopituitarismo già prima che si presentasse in Perù per la Copa Amistad, aveva nove anni e questa era la prima volta che andava fuori dallArgentina per giocare a pallone. Inizia la partita e Lionel con la maglia numero dieci del Newells Old Boys riceve dal suo centravanti, ma larbitro fa ripetere perché la palla non ha superato la riga di metà campo. Allora il suo amico gliela passa più avanti, Lionel controlla di sinistro, prima finta e lavversario va dallaltra parte, seconda finta e stessa scena, terza finta e sinistro in porta. Era già arrivato al limite dellarea in linea retta. Poi il Barcellona ha deciso di occuparsi personalmente di questa forma di nanismo armonico che aveva colpito Lionel e il resto lo sanno anche quelli che se vedono il calcio spengono. A noi fa sangue sapere che Angelo Messi, un suo trisavolo, sia partito da Recanati dove era nato per raggiungere Rosario nella provincia di Santa Fè.
Cristiano Ronaldo invece sfiora il metro e novanta e quando si fa ritrarre a torso nudo con i muscoli lucidi al fianco di Kim Kardashian mentre con la mano si pettina i capelli le ragazze sbandano. I tabloid a Manchester ci sguazzavano alla grande e quando li ha mollati per Madrid hanno iniziato a martellarlo: loro due hanno cenato in un ristorante molto in, erano soli, e chi era lì ha assicurato che tra loro cera un certo feeling, ridevano e scherzavano. Tutto qui? No, dopo cena si sono allontanati insieme e sono andati a casa di lui. E ci sono rimasti per quattro ore. Dai. La sua casa da 4,8 milioni di euro a Pozuelo de Alarcon in una zona ad alta concentrazione di lusso è diventata un viaggio della speranza di tutte le chicas di Madrid. Il suo è un romanzo, non è mai stata una vita. Al ritorno dal deludente mondiale sudafricano aveva dichiarato di essere diventato per la prima volta papà grazie a una madre in affitto. E che affitto: 12 milioni di euro per starsene zitta, partorire e tornare nellanonimato. Crollo di milioni di fans, erano tutte pronte a farsi affittare, invece era toccato a una cameriera di Los Angeles. Irina Shayk, la fidanzata ufficiale, la prese un po male; per sistemare le cose, Cristiano promise di prenderla in moglie. Definitivo crollo delle fans.
Adesso il Madrid vorrebbe blindarlo a vita, la tifoseria dei blancos gli chiede che appenda le scarpe al chiodo senza averli mai lasciati, Florentino Peres avrebbe già messo in moto tutto un meccanismo di premi, incentivi, guadagni e promesse anche se il contratto scadrà solo nel giugno 2015. Il suo procuratore è il potentissimo Jorge Mendes, lo stesso di Josè Mourinho, e se qualcuno non lha ancora capito, lassociazione che i due hanno messo in piedi non prevede beneficenze. Attualmente Cristiano Ronaldo porta a casa 12 milioni netti a stagione e ha una clausola rescissoria di mille milioni di euro. Dalla Russia gli sono arrivate proposte di ingaggi ancora superiori ma Mendes ha detto che non si può fare, perché ha dato la sua parola a Florentino che adesso si trova in mezzo e i tifosi lo attendono al varco: «La parola perdere non esiste nel mio vocabolario», ha detto sabato pomeriggio subito dopo aver raggiunto la quota record 41 gol in Liga. Sono cifre che scavalcano i limiti del razionale, hanno scritto in Spagna, siamo davanti alla qualità massima di un campione.
Un paio dore dopo ha giocato Messi e lha preso. Il piccolo gelosissimo della sua fidanzata: «Sì, ma non le spio il cellulare. E lei neanche, perché io non ho niente da nasconderle». Una storia bellissima, poi lhanno pizzicato che chattava con Sabrina Ravelli, una modella argentina che ha confidato che prima Lionel faceva lamicone, poi cha provato.
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