La solidarietà ad Agazio Loiero - che ieri ha ricevuto, nella sua residenza estiva, una busta con un proiettile e deliranti minacce di morte è , da parte nostra, molto sentita e convinta. Come tutti gli uomini, che rappresentano, ai vertici delle istituzioni, i cittadini, il presidente della giunta non va lasciato solo. Soprattutto in Calabria, regione aspra e complessa, dove la credibilità delle istituzioni, in primo luogo della Regione, che lesponente della Margherita guida da tre mesi, è molto scarsa.
Ci auguriamo che il governatore calabrese, che è un ex ministro, già parlamentare dc di lungo corso, continui, serenamente, il suo difficile lavoro. Riuscendo a distinguere le ignobili, vili e anonime minacce, di cui è stato fatto oggetto, dalle critiche, civili e motivate, che gli sono state rivolte, su questo e su altri giornali.
Guai a collegare le proditorie intimidazioni alle critiche a viso aperto, sostenendo - come ha fatto, incredibilmente, ieri il portavoce di Loiero - che gli attacchi alla giunta biancorossa, della stampa e di alcuni partiti politici, in primis la Quercia, abbiano prodotto degli immondi veleni, dai quali sarebbero ispirati gli ignoti responsabili delle minacce!
Unequazione molto grave, che respingiamo con fermezza e serena coscienza. Il governatore, che conosciamo come persona civile e tollerante, spieghi al suo portavoce che, in democrazia, gli eletti dal popolo sono, sempre, soggetti alle critiche, alle quali hanno il dovere di rispondere.
Caro presidente, le siamo vicini, ma ci consenta di chiederle di suggerire ai suoi collaboratori maggiore sobrietà e rigore, non solo negli atti amministrativi, ma anche nelle improvvide esternazioni a caldo.