Il critico a Zecchi: «Al Pac soltanto mostre di qualità»

«Il Pac è il più importante museo di arte contemporanea, e ha la stessa dignità che può avere Palazzo Reale. Non vedo quindi perché dovrei dare il via libera, al buio, a mostre di artisti che non conosco o che non mi convincono». Così Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha replicato alle accuse del suo predecessore, Stefano Zecchi, secondo cui la scelta di bloccare la mostra Lavori in corso all’interno della rassegna «Milanocontemporanea», nasconde una mancanza di coraggio nella sfida per l’innovazione. Sgarbi ha anche rivelato di aver contattato telefonicamente lo sponsor della rassegna, in programma a ottobre, cioè Diego Della Valle, patron del gruppo Tod’s e della Fiorentina, dicendogli che non ha senso finanziare un’esposizione di scarso livello qualitativo. «Ho detto a Della Valle che avrebbe potuto investire, magari anche più soldi, in una mostra all’altezza».

Il progetto della mostra Lavori in corso che vedeva la partecipazione di giovani artisti - sostenuto da Zecchi quando era ancora assessore - è stata bocciata agli inizi di luglio da Sgarbi perché «indifendibile». Al suo posto una retrospettiva di Andres Serrano, artista già molto quotato. Da questo momento si sono avvicendate le dichiarazioni tra i due intellettuali.

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