Cronaca locale

Croci contro tutti: «Rilanciamo il ticket, occorre più coraggio»

Sarà il convitato di pietra. Il papà di Ecopass, l’ex assessore alla Mobilità Edoardo Croci, «licenziato» dal sindaco lo scorso novembre. Anche fuori dalla giunta, difende la sua creatura e invita Letizia Moratti e la maggioranza riunite oggi in conclave al Museo della scienza e della tecnologia a «rilanciare il ticket». Dopo ventotto mesi di sperimentazione «a regole invariate - sottolinea Croci - se ci fosse un ulteriore rinvio delle decisioni, a decidere al posto del Comune sarebbe infatti il Tar della Lombardia che ha già fissato per l’8 giugno il giudizio di merito sul ricorso presentato dai genitori anti-smog insieme ad alcune associazioni ambientaliste per l’eliminazione della deroga per i veicoli euro 4 diesel sprovvisti di filtro antiparticolato». Da «convinto promotore del road pricing a Milano - ribadisce l’ex assessore - ritengo che siano necessarie scelte chiare e coraggiose. Ci vuole la massima trasparenza sui risultati di Ecopass. L’ultimo rapporto relativo all’anno 2009 dimostra che persistono, seppure ridotti rispetto al primo anno, rilevanti benefici in termini di riduzione del traffico, miglioramento ambientale ed aumento del trasporto pubblico. La deroga per gli Euro 4 senza filtro non è più giustificabile. La ratio stessa di ecopass è che i veicoli siano tariffati sulla base delle emissioni inquinanti». L’eliminazione della deroga «consentirebbe di invertire il trend di progressiva riduzione degli effetti di Ecopass e di calo degli introiti da reinvestire nel potenziamento del trasporto pubblico. I titoli multipli agevolati vanno aboliti. Gli sconti per gli utilizzatori abituali sono infatti poco coerenti con l’impianto generale, e comunque rappresentano appena lo 0,6% dei titoli di accesso». Soluzione? «Allargare l’area e le classi di veicoli tariffati. Grazie al rinnovo del parco auto, solo il 14,2% dei veicoli che entrano nell’area deve ancora pagare.

In prospettiva, solo i veicoli strettamente ecologici dovrebbero essere esentati».

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