Livio Caputo
Un'esperienza unica, indimenticabile: il viaggio sul postale della Hurtigruten che in undici giorni porta da Bergen, pittoresca città anseatica patrimonio dell'Unesco, a Kirkenes nell'estremo nord della Norvegia e ritorna alla base (con l'intelligente accorgimento di percorrere di notte i tratti percorsi di giorno durante il percorso inverso) ci introduce in un mondo per noi completamente nuovo, tra fiordi profondi decine di chilometri, isole ricoperte di pini e betulle, e rocce desolate, ma ricche di fascino oltre il Circolo polare artico. Si arriva fino alla frontiera russa, appena un quarto di secolo fa confine superpresidiato tra mondo libero e mondo comunista e oggi solo un'attrazione per turisti.
Il fascino del viaggio comincia già a Bergen, con il suo celebre mercato del pesce e le altrettanto famose case colorate, eredità dei tempi antichi, che si affacciano sul porto. Si parte alle 20.00, ma con la piena luce delle estati nordiche. Solo per uscire dal fiordo in fondo al quale sorge la città, ci vogliono quasi tre ore, passando sotto ponti acrobatici, sfilando davanti a insediamenti coloratissimi, infilandosi in stretti passaggi tra uno scoglio e l'altro. E già l'indomani il programma prevede una delle escursioni più affascinanti del tour: la nave si infila lentamente nel fiordo di Geiranger, dalle pareti ricche di cascate che si restringono progressivamente, e sbarca poi i gitanti per un viaggio di sette ore in pullman che, lungo una strada che in certi punti è riduttivo definire acrobatica e abbonda di panorami fatati, ci porta a Molde dove riprendiamo il postale. Il mattino seguente, tappa a Trondheim, con la sua spettacolare cattedrale medioevale, e breve sosta in alcune cittadine di pescatori; il quarto giorno, tre momenti memorabili; tra le sette e le otto, attraversamento del circolo polare artico; alle 19.00, arrivo alle famose isole Lofoten, capitale mondiale della pesca al merluzzo, con la possibilità di partecipare a una cena «vichinga»; alle 23.00 illuminati dal sole di mezzanotte ingresso e uscita dal Trollfjord, una stretta quanto spettacolare insenatura nella quale la nave si avventura a passo d'uomo, per girarsi poi in fondo sfiorando letteralmente le rocce. Le emozioni si susseguono: il quinto giorno si fa tappa a Tromsoe, principale città della Norvegia del Nord, il sesto c'è la gita in autobus a Capo Nord attraverso un'isola popolata da migliaia di renne (bisogna solo sperare di non incappare nella nebbia), il settimo, sempre navigando tra montagne ed isole ormai prive di vegetazione ma sempre chiazzate di neve, si arriva al capolinea di Kirkenes, dove i più avventurosi possono cimentarsi in un safari al granchio gigante o in una gita in montagna in compagnia degli huskies, i famosi cani da slitta, e i più tranquilli limitarsi a una gita sul fiume che segna il confine con la Russia. Dopo una sosta di appena quattro ore, comincia il viaggio di ritorno, esattamente lungo la medesima rotta; ma, come ho spiegato, si vedono cose diverse, a cominciare dal forte di Vardoe, costruito all'inizio del Settecento nel punto più orientale del Paese per affermare la sovranità norvegese sull'estremo nord. Si ripassa, con eccitazione, nello stretto canale che divide due isole delle Lofoten con nuova visita al Trollfjord, si possono visitare le isole Vega altro patrimonio dell'Unesco- con la loro antica tradizione di allevamento di anitre per piumini e infine si corona il viaggio con una gita in pullman da Harstad a Molde lungo la celebre «Strada atlantica» (pagata con i soldi del petrolio) che salta da un'isola all'altra grazie a ben sette arditissimi ponti. Uno degli aspetti più piacevoli delle navi Hurtigurten ce ne sono una ventina, sempre in movimento su e giù, consentendo di scegliere il giorno e l'ora della partenza è il cibo: buffet ricchissimo per la prima colazione, ancora più ricco a mezzogiorno con salmone in tutte le salse, e cena servita a tavola la sera con specialità locali come la renna salmistrata.
Rientrando a Bergen, si fa sosta per la notte in un albergo o, se gli orari lo consentono, si fa subito ritorno a casa via Copenhagen; ma è un ritorno particolare, perché si portano con sé immagini che, ovunque uno vada, non troverà mai più.Viaggio organizzato da Giver Viaggi e Crociere, 14 giorni con tariffe da 1.725 euro, voli compresi. Per informazioni e prenotazioni: www.giverviaggi.com.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.