L'omicidio di Garlasco si sta muovendo su tre diversi piani che sono rappresentati dai fascicoli aperti, con diversa ipotesi di reato, dalle procure di Pavia e di Brescia e poi dal caso mediatico che, ormai da mesi, catalizza l'attenzione del pubblico televisivo. Quasi quotidianamente viene trasmesso in tv un programma che parla dell'omicidio di Chiara Poggi a 18 anni di distanza e spesso emergono dettagli nuovi e inediti che permettono di aggiungere tasselli alla ricostruzione pubblica.
L'ultimo l'ha messo la trasmissione Quarto Grado, mostrando una riproduzione di uno degli appunti trovati in casa Sempio durante la perquisizione dello scorso 26 settembre. Il più noto, quello di cui si parla da settimane, è quello che tra le altre cose reca scritta la frase: "Venditti Gip archivia per 20. 30. euro". Ma ne esiste un altro che consta di una serie di numeri scritti di seguito, con alcune precisazioni, e che sarebbe il resoconto delle spese sostenute per pagare gli avvocati. Ma di nomi ce ne sono solo due, legati a due dei soggetti che fino a poco tempo fa hanno fatto parte della difesa di Andrea Sempio: il generale Luciano Garofano e l'avvocato Massimo Lovati. Nell'ordine, le cifre riportate nel foglietto sono: "2000, 7000, 6000, 7000, 6000, 7500, 7500". Il totale fa "43000". È tutto scritto in colonna nell'appunto che dovrebbe essere stato preso da Giuseppe Lovati, papà di Andrea, indagato con l'ex pm di Pavia, Mario Venditti, con l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari. A quei 43000, viene fatta un'aggiunta di "10000" accanto alla quale chi l'ha scritto aggiunge: "Garofano x Dna con ricevuta". Una cifra che però attualmente non corrisponde a quanto regolarmente fatturato dal generale, ossia poco più di 6mila euro.
Per questa ragione è forse ipotizzabile che si tratti di una previsione di spesa, quella dei 10mila euro, e che poi ci sia stato uno sconto fino ai 6mila euro finali. Il conteggio, quindi, nel foglietto diventa "43000+10000", ossia "53000+3000" per "tot 56000", anche se non è chiaro a cosa si riferisca quell'aggiunta finale di 3mila euro. Ma a questo calcolo totale, però, mancano mille euro. Perché nel foglio mostrato da Quarto Grado, in una parte diversa dell'appunto, non in colonna con gli altri, si legge "+1000 Lovati". Ospite da Bruno Vespa, Andrea Sempio ha parlato di questo appunto spiegando che su quello "mio padre si era segnato tutte le vere spese, che erano espresse in migliaia di euro. Quindi ciò che è stato speso ai tempi mio padre ha segnato tutto".
Secondo quanto riferito dall'indagato di Pavia per omicidio in concorso, in questo appunto tutte le spese "erano sotto il nome generico di Lovati". Ma in realtà le singole righe non riportano alcun giustificativo, solo l'aggiunta dei mille euro sembra riferirsi all'avvocato Lovati. Che però sostiene di averne presi 15mila.