Abusi su nove pazienti: medico di guardia condannato a 10 anni di carcere

La decisione stamane a Milano al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato dal gip Luigi Iannielli

Abusi su nove pazienti: medico di guardia condannato a 10 anni di carcere
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Dieci anni di carcere. È la condanna decisa stamane a Milano dal gip Luigi Iannelli, al termine del processo che si è svolto in abbreviato, per un medico di guardia accusato di abusi sessuali nei confronti di nove pazienti. Abusi perpetrati dal 41enne definito un "violentatore seriale privo di freni inibitori". Il medico di guardia presso diversi servizi pubblici, era accusato di violenza sessuale. Erano contestate le aggravanti dell’abuso dei poteri e della violazione dei doveri inerenti ad un pubblico ufficiale. Avrebbe abusato delle condizioni di inferiorità psico fisica delle pazienti. Secondo l'accusa avrebbe agito "in modo subdolo e repentino", costringendole a subire atti sessuali, con manovre sessualmente invasive non giustificate dalle patologie in essere. Il gip ha anche deciso risarcimenti per 30 mila euro per ciascuna donna che si è costituita parte civile. Il modus operandi era sempre lo stesso. Le donne si erano presentate in guardia medica con sintomi di vario genere: pressione alta, influenza, tachicardia. Il professionista le avrebbe fatte spogliare, fatte sdraiare sul lettino con la scusa di visitarle e poi violentarle. Tutto all'interno dei diversi ambulatori in cui lavorava. Nel visitarle l'uomo avrebbe usato "metodi fraudolenti e repentini per superare la loro resistenza con abuso della professione medica".

Il medico è già stato raggiunto nei mesi scorsi da due ordinanze, l'ultima di arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta seguita dalla pm Alessia Menegazzo, che ha chiesto una condanna a 10 anni e quattro mesi di carcere. Nel processo il medico, residente a Varese e che ha operato tra Lodi e Milano, ha depositato una consulenza medico difensiva per giustificare il suo operato. Alcune delle vittime sono state assistite dall'avvocata Laura Panciroli. "Siamo soddisfatti della risposta giudiziaria e anche del fatto che tante pazienti abbiano denunciato.

E soprattutto che le donne si siano fidate di loro stesse e delle loro sensazioni, nonostante gli abusi siano arrivati da un professionista medico, di cui si tende sempre a fidarsi", il commento della legale. Le vittime sono state assistite, sia dal punto di vista medico che psicologico, dai professionisti del centro Svs dell'ospedale Mangiagalli di Milano.

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