È stato assolto un 25enne, originario del Gambia, che a febbraio ha staccato a morsi una falange a una poliziotta del commissariato di San Benedetto del Tronto. Lo ha deciso il tribunale di Ascoli Piceno. Ecco le parole del segretario del Siulp nazionale, Felice Romano: "Vorrei ricordare che questo ragazzo era stato trovato senza biglietto sul treno e, portato al Commissariato, aveva aggredito 3 agenti. La lesione permanente causata alla collega aveva richiesto un intervento chirurgico. Risultato: assolto perché considerato incapace di intendere e di volere. E questo sebbene nei precedenti fatti che lo avevano visto all'attenzione della giustizia non aveva palesato alcun problema di questo tipo. Una sorta di incapacità che sembra insorge a comando e a scapito sempre di chi rappresenta o Stato".
Romano poi aggiunge: "Decidiamo in che contesto vogliamo operare. Perché questa sentenza che scagiona uno che ha staccato con un morso un dito ad una donna, arriva a pochi giorni da un'altra deleteria sentenza nella quale si dice che chi spunta ad un operatore della sicurezza commette un reato di lieve entità. Queste sono norme completamente staccate dalla realtà. E si tratta di capire anche se la perizia fatta sia stata eseguita in maniera corretta. Parliamo di un ragazzo che ha ammesso di avere dipendenze da droghe e alcool e nonostante in precedenti procedimenti che lo hanno riguardato non era stata rilevata nessuna infermità mentale".
Per il segretario "si sta lentamente sgretolando la credibilità dello Stato e di conseguenza di chi lo rappresenta.
Non vogliamo entrare nel tecnicismo dell'applicazione delle norme perché compete alla magistratura, che se ha assunto siffatto provvedimento vuol dire che la legge lo prevedeva. Quello che vogliamo è una tutela reale con norme chiare che devono essere varate dal Parlamento a tutela di chi ogni giorno rischia la propria vita per difendere la sicurezza e la democrazia del nostro Paese".