Si torna a parlare dell'omicidio di Fallou Sall, il 16enne ucciso a Bologna la sera del 4 settembre 2024. Nel corso della mattinata di oggi, il Tribunale per i minori di Bologna presieduto da Gabriella Tomai ha condannato a 11 anni e 6 mesi di reclusione l'assassino del giovane, coetaneo della vittima. Una pena ben inferiore rispetto a quella richiesta dalla procura, che aveva invece proposto 21 anni.
L'omicidio si verificò in via Piave, poco dopo una cena di famiglia. Fallou, un ragazzo figlio di madre italiana e padre di origini senegalesi, si trovava in compagnia di alcuni amici quando, improvvisamente, era scoppiata una rissa con un altro gruppo. Il giovane era intervenuto per prendere le difese di un suo compagno, un 17enne bengalese. Purtroppo uno degli avversari era armato di coltello e durante la colluttazione non aveva esitato a usarlo. Si trattava del 16enne che oggi ha ricevuto la condanna. Raggiunto da una serie di coltellate, Fallou non aveva avuto scampo. Fatale una pugnalata ricevuta al petto. Inutili i soccorsi.
Identificato e fermato dalle forze dell'ordine, il 16enne è finito a processo con le accuse di omicidio volontario, porto abusivo di coltello e lesioni. I legali del giovane hanno tentato la strada della legittima difesa, ma con scarsi risultati. La procura dei minori, al contrario, ha chiesto una condanna a 21 anni di reclusione. Oggi è arrivata la sentenza al termine del processo portato avanti con rito ordinario. Il tribunale per i minorenni ha emesso la sentenza di primo grado, condannando l'imputato a 11 anni e 6 mesi di reclusione.
Una decisione che ha provocato qualche polemica. La famiglia di Fallou è sconvolta per la decisione del collegio dei giudici. Il padre del ragazzo ha definito la condanna come"una vergogna".