Cronaca giudiziaria

"Ci vedremo in tribunale". Soumahoro minaccia chi parla delle coop

La procura di Latina ha aperto un fascicolo sulle coop gestite dalla famiglia di Aboubakar Soumahoro, innervosito dall'attenzione mediatica dedicata alla vicenda

"Ci vedremo in tribunale". Soumahoro minaccia chi parla delle coop

Aboubakar Soumahoro è finito al centro della polemica dopo la rivelazione dell'apertura di un fascicolo senza ipotesi di reato da parte della procura di Latina a seguito della denuncia da parte del sindacato Uiltucs, al quale si sono rivolti circa 30 lavoratori. Gli stranieri impiegati nelle coop Karibue e Consorzio Aid hanno segnalato al sindacato di avere indietro numerose mensilità, qualcuno fino a 22 mesi, e alcuni hanno anche raccontato di alcune situazioni discutibili che si verificavano all'interno delle strutture. In queste ore si parla del deputato Aboubakar Soumahoro in relazione a questa vicenda perché a capo delle due coop ci sono sua moglie e sua suocera che, va detto, non sono indagate.

Il carattere di Aboubakar Soumahoro è ben noto, così com'è nota l'attitudine del deputato di minacciare querela. Anche questa volta, il deputato ha replicato in modo stizzito alla polemica, pubblicando sui social alcuni post con in quali, a più riprese, ha annunciato che porterà in tribunale chi, in queste ore, a suo dire "ha deciso, per interessi a me ignoti, di attaccarmi". Quest'oggi, il deputato ha replicato in un post piuttosto breve, ma dagli stessi contenuti, quanto già detto ieri. "Grazie per la solidarietà che mi state manifestando, in privato e in pubblico. Stanno provando a infangare e screditare la mia persona su una vicenda in cui non c'entro nulla. A chi sta usando i miei affetti per colpirmi dico solo: ci vedremo in tribunale. Non ci fermeranno", ha detto Aboubakar Soumahoro.

Della vicenda si sta occupando anche la stampa dichiaratamente schierata a sinistra, quindi quella amica, come dimostra l'ampio spazio dedicato da la Repubblica. E non potrebbe che essere così, visto e considerato che la questione ha assunto la dimensione parlamentare, nel momento in cui le forze politiche hanno annunciato la presentazione di interrogazioni per far luce sulla vicenda.

Il primo a far seguire le parole ai fatti è stato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Certamente il neo deputato Aboubakar Soumahoro non avrà alcuna responsabilità nelle vicende di cui abbiamo letto sulla stampa perché ne conosco l'impegno sulle tematiche di rilevanza sociale tuttavia è opportuno che anche ai livelli di governo si facciano gli accertamenti di competenza delle autorità ministeriali sulla cooperativa Karibu e sulla cooperativa Consorzio Aid".

Accertamenti che, come ha sottolineato il senatore, saranno determinanti per "verificare se quanto si sia letto sull'organo di informazione risponda al vero e anche per capire, a tutela del resto dello stesso interessato, se ci siano realmente dei legami personali o familiari tra lui e gli amministratori di queste coop".

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