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"400mila euro di arretrati". L'indagine sulle coop della famiglia Soumahoro

Sulle coop della moglie e della suocera di Aboubakar Soumahoro pesano le accuse di false fatture e debiti per 400mila euro per stipendi non pagati

"400mila euro di arretrati". L'indagine sulle coop della famiglia Soumahoro

Per raccontare la vicenda della coop Karibue e del consorzio Aid occorre partire dal presupposto che, per il momento, la procura di Latina ha aperto un fascicolo esplorativo e non ci sono ipotesi di reato. Detto questo, sempre per il momento, non ci sono ovviamente nemmeno indagati. Ma l'accensione di un faro sulle due realtà cooperative è inevitabile, dal momento che sono gestite da Marie Terese Mukamitsindo e dalla figlia Liliane Murekatete, rispettivamente la suocera e la moglie di Aboubakar Soumahoro, deputato per i migranti e contro lo sfruttamento del caporalato.

Le indagini sono iniziate lo scorso giugno, come ha spiegato il segretario Uiltucs Latina, Gianfranco Cartisano, da cui è partita la segnalazione che ha portato all'indagine. Cartisano, raggiunto dai giornalisti, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza della situazione quando si sono presentati negli uffici del sindacato "un gruppo di lavoratori rivendicando di essere stati lasciati da 11, 12 fino a 18 e 22 mesi senza stipendio". Inizialmente si trattava di 10 persone, che sono gradualmente aumentate fino a diventare circa 30. Nelle denunce dei lavoratori, però, non ci sono le denunce per il mancato pagamento. Secondo quanto è emerso, infatti, ad alcuni sarebbero state chieste fatture false per ottenere i pagamenti, una denuncia che troverebbe riscontro anche in alcune chat che sono state consegnate alla procura. "Portami la settimana prossima fattura di metà importo", pare venisse scritto a chi chiedeva il pagamento, come spiega la Repubblica.

Il primo passo di questa vicenda è stato presentare istanza all'ispettorato del Lavoro per raggiungere un accordo in tempi rapidi: "Sia Aid che Karibu hanno condiviso l’esposizione di circa 400mila euro di stipendi non pagati. Sono stati fatti accordi individuali con rateizzazione ma già al primo step il patto è stato disatteso". I 400mila euro di debito con i lavoratori sono stati ammessi dalle due coop, che però hanno addossato tutta la colpa allo Stato, a loro dire colpevole di non aver versato nei tempi dovuti le spettanze per le associazioni che si occupano dei migranti. Circostanza smentita dallo stesso sindacato Uiltucs: "Dove sono e dove finiscono i soldi pubblici erogati?".

Ora, un mucchio di 8 sacchi neri abbandonati all'esterno di una struttura di Sezze, in provincia di Latina, sono diventati un vero e proprio tesoro per i carabinieri che hanno ricevuto l'incarico di condurre l'indagine. Qui dentro ci sono documenti, fatture, bilanci e ricevute sui quali portare avanti la ricerca. I sacchi sono stati abbandonati quando le coop hanno lasciato una delle loro sedi per traslocare altrove.

La realtà sotto indagine da parte della procura è una delle più importanti della provincia di Latina e Marie Terese Mukamitsindo, suocera di Soumahoro e presidente del Cda, nel 2018 ha vinto il Moneygram Award, premio come imprenditore dell'anno di origini straniere in Italia.

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