"Processare già dall'età di 12 anni": l'idea che fa discutere

Con l'abbassamento dell'età criminale, l'avvocato e senatrice della Lega Bongiorno propone di portare l'età imputabile da 14 a 12 anni

baby gang a Parma
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Il fenomeno della baby criminalità in Italia è in crescita e, per farvi fronte, l'avvocato Giulia Bongiorno dalle colonne del Corriere della sera ha proposto l'abbassamento dell'età imputabile, portandola da 14 a 12 anni. "Oggi i ragazzi crescono più velocemente di un tempo e forse potrebbe essere utile anche valutare la possibilità di abbassare l’età dell’imputabilità da 14 a 12 anni", ha spiegato l'avvocato. Il cuore dell'intervista sono i reati compiuti ai danni delle donne perché, ha aggiunto, "la donna è considerata un essere inferiore, che può essere sottomesso con la forza. Fenomeno antico, che addirittura fino al 1981 godeva di una pena mite perché esisteva una sorta di ‘codice’ di comportamento che la donna non doveva violare".

Sono stati fatti, ha aggiunto, "passi avanti, per esempio con il Codice Rosso, a mia firma, per velocizzare l’aiuto alle donne che denunciano, il punto è che non sempre le norme trovano corretta applicazione e questo le depotenzia. Ma tutta la società è chiamata a una sfida". Ma, ha aggiunto, "assistiamo, fra i ragazzini, a un uso eccessivo e distorto dei social, che veicolano messaggi violentissimi, egocentrati, fondati sulle sfide estreme, sull’ipercontrollo, sulla mascolinità padronale, sull’io che prevale su tutto". Sul discorso dell'affettività, la senatrice ha spiegato che "non basta nemmeno solo la scuola: sì alle lezioni sull’affettività, ma ai ragazzi si deve parlare col loro linguaggio, bisogna entrare nei loro meccanismi, servono figure specializzate, o non passa nulla".

E la prima regola, ha proseguito, "è limitare al minimo l’uso del cellulare. Sono strumenti potentissimi, non dobbiamo permettere che ne abusino. Diamo limiti stretti. Anche se ci sentiamo persi, perché questa è la prima generazione nata col cellulare in mano".

Oltre al piano legislativo, ha proseguito, "io sono per campagne a tappeto, quasi con vademecum per le ragazze per far capire a cosa devono stare attente: alla gelosia, all’ipercontrollo, ai divieti del partner, alla voce alzata, al famoso 'ultimo appuntamento".

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