La data chiave del 26 settembre: cosa succede ora a Garlasco

Le nuove impronte latenti sono state fotografate e sono pronte per la comparazione: sono parziali ma potrebbero essere comunque utilizzabili

I Ris tornano a Garlasco per ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue con nuovi strumenti
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Contrariamente a quanto era ipotizzabile, l'analisi delle impronte latenti durante l'incidente probatorio ha prodotto dei risultati. Ci sono 8 diverse impronte sui rifiuti presenti nella spazzatura che dovrebbe essere stata prodotta tra la notte prima e la mattina dell'omicidio. Sei delle impronte si trovano sul sacchetto dei cereali che Chiara Poggi ha mangiato quella mattina prima di incontrare chi l'ha uccisa e altre due sono state trovate sul sacchetto che conteneva i rifiuti. Non sono complete, sono parziali, ma pare siano comunque utilizzabili per trovare chi le ha lasciate.

Devono ancora essere attribuite, quindi non è possibile determinare ancora di chi siano, però in questi giorni i periti le hanno fotografate per poter procedere alla comparazione. Verranno confrontate con tutte quelle delle persone vicine a Chiara Poggi, a partire da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio, ma anche familiari, amici e tutti coloro che il 13 agosto sono entrati nella scena del crimine.Le impronte sono state catalogate e trasformate in file ed è un ulteriore passo in avanti nel maxi accertamento dell'incidente probatorio: l'invio del materiale è previsto per il 26 settembre, quando il gip ha convocato tutte le parti per decidere per il rinvio dell'udienza che pone fine all'incidente probatorio, attualmente fissata per fine ottobre. Ma, soprattutto, il gip vuole confrontarsi con le parti per decidere come procedere con le ulteriori indagini relative al materiale genetico, e conseguente Dna, che è stato trovato sotto le unghie di Chiara Poggi.

Uno di questi profili genetici, secondo la difesa di Stasi, i pm e per i loro consulenti, è riconducibile ad Andrea Sempio, attualmente unico indagato per concorso in omicidio. Difensori e consulenti di Sempio negano la correttezza di questa analisi che, se venisse confermata, diventerebbe una prova a carico dell'indagato.

Per i consulenti della Procura di Pavia nell'inchiesta sul delitto di Garlasco, Carlo Previderè e Pierangela Grignani, nella relazione genetico-forense "non è possibile escludere" un "imponderabile impatto" di "contaminazioni" anche "minime" del dna sulle unghie.

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