
Possibile svolta nella vicenda dell’eredità di Gianni Agnelli. Oggi è stato depositato in tribunale un nuovo testamento dell’Avvocato risalente al 20 gennaio del 1998 e finora apparentemente inedito. Il documento è stato consegnato ai giudici dai legali di Margherita Agnelli, figlia dell'avvocato, nel quadro della causa civile che la oppone ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann.
Secondo quanto emerso, il testamento olografo di Gianni Agnelli è stato rinvenuto nel corso delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica nei confronti, tra gli altri, di John Elkann, Gianluigi Ferrero - con l’accusa di fraudolenta evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato italiano - e del notaio Remo Morone, accusato di falso in atto pubblico. Ricordiamo che l'inchiesta in questione si è conclusa con la richiesta di archiviazione per Ginevra e Lapo e di messa alla prova per il numero uno di Stellantis.
Nel documento in questione, l’avvocato sanciva che le sue partecipazioni nella società Dicembre (“cassaforte” della famiglia che controlla tutte le società del gruppo), pari a circa il 25 per cento, venissero attribuite al figlio Edoardo (morto suicida il 15 novembre del 2000, ndr) “a modifica di altre disposizioni precedenti”, revocando con ciò le disposizioni di cui alla “lettera di Monaco” del 1996. Ricordiamo che quest’ultima era stata redatta prima della delicata operazione a Montecarlo e stabiliva che il 25 per cento della sua partecipazione nella Dicembre venisse riconosciuto in favore del nipote John Elkann.
Questo testamento inedito dell’Avvocato potrebbe tracciare un solco nel percorso della causa civile: secondo i legali di Margherita, il documento smentirebbe la versione secondo cui Gianni Agnelli aveva deciso di investire del futuro comando del gruppo il nipote John. Di parere diverso la difesa degli Elkann. "Il presunto testamento di Gianni Agnelli - contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell'ambito del giudizio civile - non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull'assetto proprietario della società Dicembre" quanto comunicato dai legali al termine dell'udienza di oggi. "Al momento del decesso dell’Avvocato, infatti, Edoardo era già scomparso: di conseguenza, le partecipazioni nella Dicembre di proprietà di Gianni Agnelli sono state trasmesse alla moglie Marella e alla figlia Margherita. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un’azienda destinata al fallimento" la sottolineatura dei legali, che hanno aggiunto che "inoltre, trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta".
Infine, i difensori degli Elkann hanno affermato che "l’iniziativa del legale di Margherita appare dunque più rivolta a generare confusione mediatica che a un rigoroso approfondimento giuridico delle norme applicabili".